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La punteggiatura ci salverà (per una sintassi contro le discriminazioni) di Luigi Lioce

Luigi Lioce, 30 anni. Ma poi, chi sono io per datare il tempo? In me l'azzurra luce fresca del Gargano e il mare giallo cotto dal sole del Tavoliere: olive e grano. Sui social tra il nome e il cognome c'è anche Cielo che è l'anagramma del mio patronimico. Alle medie avevo una diamonica che produceva un suono differente da quelle dei miei compagni, un trombone, e per questo venivo deriso, se fossimo in un film candidato all'oscar ora sarei diventato un pianista eccelso, invece la mia passione sono: il brie, la varia umanità, gli anni Novanta e Sanremo. Gareggio a stento per il Premio Regia Televisiva di Daniele Piombi. Mi sono giocato già tutti i caratteri quindi riassumo: pedagogista, giornalista pubblicista, amante dei pistacchi e attivista LGBTI. Anche barista/cameriere all'occorrenza, e ora vorrei provare i traslochi: chiamatemi ore pasti. La punteggiatura ci salverà è il mio mantra.