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Caos 5 stelle su Rizzi: la maggioranza dei candidati lo sfiducia, D'Ambrosio lo legittima

Ieri a Foggia un incontro chiarificatore

E' caos tra gli attivisti foggiani del Movimento Cinque Stelle. La maggioranza dei candidati consiglieri della lista in via di certificazione ha sfiduciato formalmente Vincenzo Rizzi, risultato candidato sindaco dopo le Comunarie online svoltesi lo scorso 7 aprile.

LE MOTIVAZIONI. Sulla scorta di quanto avvenuto a Bari (sostituzione del candidato sindaco Madetti ndr) sono stati 17 i candidati che hanno inviato una lettera a Rizzi per chiedergli di fare chiarezza su alcuni punti definiti “oscuri” del suo passato o in alternativa di fare un passo indietro.

 

Questo il testo della lettera: "La maggioranza assoluta dei candidati eletti a seguito delle comunarie on-line del 7/4/2014, assieme a tantissimi altri attivisti, ha sfiduciato Vincenzo Rizzi, atteso che la sua candidatura a sindaco è stata ritenuta controproducente per la credibilità del Movimento Cinque Stelle per le prossime elezioni europee e comunali a Foggia. I predetti attivisti e candidati ritengono, infatti, che la sfiducia sia motivata dai numerosi conflitti di interesse ed atteggiamenti incompatibili con i principi del MoVimento. Sono numerose le domande degli attivisti che sono rimaste ancora senza risposta. Le predette incompatibilità sono emerse chiaramente solo dopo lo svolgimento delle Comunarie on line. Quanto sin qui esposto risulta pienamente documentato e ulteriori dettagli si rendono disponibili su richiesta dello Staff. Abbiamo a cuore il MoVimento 5 Stelle. #VinciamonoiI... se manteniamo la trasparenza delle candidature".

A Rizzi sarebbero contestati, oltre al suo trascorso politico nel PD, anche l'esistenza di numerosi conflitti d'interesse derivanti dai suoi incarichi nel Comitato Via provinciale e regionale (tra loro incompatibili), dalla sua attività nel Centro Studi Naturalistici e in una società con la quale redige studi di valutazione impatto ambientale.

L'INTERVENTO DELLA LIPU. Nei giorni scorsi era intervenuto pubblicamente su facebook anche Enzo Cripezzi, rappresentante della Lipu pugliese, che aveva contestato a Rizzi alcune affermazioni rilasciate dal candidato sindaco durante le Comunarie in biblioteca riguardanti la procedura di infrazione comunitaria a carico della Regione e del Comune di Manfredonia. Secondo Cripezzi “Rizzi ha dichiarato di aver sostenuto la procedura di infrazione, andando contro gli interessi del PD, che amministrava il Comune di Manfredonia .In realtà proprio il Centro Studi presieduto da Rizzi sfruttava la condanna comunitaria facendo un bel favore al PD e alle amministrazioni che dovevano pagare per quella condanna, a scapito di interessi e principi collettivi. Questo quando egli era organico nel PD e tesseva le lodi del sindaco Campo”.

INCONTRO CON D'AMBROSIO. Ieri pomeriggio si sarebbe tenuto un incontro chiarificatore con il parlamentare D'ambrosio che avrebbe in ogni caso escluso qualsiasi possibilità di ripensamento da parte dello staff visto che la candidatura di Rizzi deriva da una procedura di votazione online regolarmente tenutasi. Anche tale incontro tuttavia dimostra la confusione che regna tra gli attivisti foggiani visto e considerato che dallo staff di Beppe Grillo più volte è partito il messaggio a deputati e senatori del Cinque stelle di evitare di inserirsi in questioni locali.
LA CERTIFICAZIONE. Non dovrebbe in ogni caso essere in pericolo la certificazione della lista anche se a tutt'oggi la città di Foggia non appare tra quelle certificate sul portale del Movimento. Si tratterebbe soltanto di tempi normali della procedura visti i numerosi Comuni che hanno richiesto la certificazione.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 

di Redazione 


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