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Comune di Foggia, una bolletta da 9,8 milioni. E il centrodestra insorge: “Ultima beffa”

Chiesto dalla minoranza un Consiglio straordinario

Un estratto conto salato, ben superiore rispetto al mercato, a dire dei consiglieri in minoranza del centrodestra i quali, inoltre, attribuiscono unicamente alla “sciatteria” politico-amministrativa degli amministratori comunali (riprendendo alla lettera il comunicato stampa). Ben 9,8 milioni che l'Ente, per le proprie utenze e proprietà, dovrà versare alla società “Eracom”, per i consumi energetici sostenuti.
 
UN CONTO SUPERIORE ALLE ATTESE. Una cifra “inquietante”, stando ancora alla nota inviata dai consiglieri di centrodestra, la quale resta di fatto ben superiore alle attese, almeno stando alla previsione formulata per i consumi energetici e che si aggiunge, nondimeno, alla già salatissima e difficile situazione dei debiti fuori bilancio del Comune. “Il ricorso al 'fornitore di ultima istanza' – si legge nell'infuocato comunicato della minoranza consiliare – è la conseguenza del fatto che il Comune di Foggia è sprovvisto da almeno tre anni di un proprio gestore, essendo andate deserte le ultime due gare in cui la formulazione tecnica del contratto di servizio non è stata evidentemente ritenuta conveniente da nessuna azienda, come previsto e denunciato a più riprese dalla minoranza in Consiglio comunale e in Commissione”. 
 
UN CONSIGLIO MONOTEMATICO. “Grazie a questa sciatteria tecnico-politica – si legge ancora nella nota – il Comune pagherà la fornitura di energia elettrica all’incirca il 30 per cento in più rispetto al prezzo di mercato. Senza considerare la presunta totale assenza di un censimento e di una mappatura delle utenze intestate all’Amministrazione comunale”. Dopo aver sottolineato il fatto che questo ulteriore extra dovrà pagarlo la collettività, il gruppo di centrodestra chiede al presidente del Consiglio comunale, Raffaele Piemontese, la convocazione urgentissima di una riunione straordinaria dell’Assemblea. 
 
VERIFICA DELLE UTENZE. “L’Amministrazione e i dirigenti dei settori direttamente interessati – conclude la nota – hanno il dovere di spiegare in modo dettagliato le ragioni dello squilibrio tra la previsione di spesa inserita in bilancio e la richiesta ricevuta dalla società “Eracom”. Al Consiglio straordinario, infine, è richiesta la partecipazione anche del presidente della Società “Am Service”, Massimo Russo, al quale è stato di recente affidato il compito di effettuare una verifica di tutte le utenze comunali – altra questione non meno spinosa per Palazzo di Città.
Un estratto conto salato e superiore rispetto al mercato: ben 9,8 milioni che l'Ente, per le utenze e proprietà del Comune, dovrà versare alla società “Eracom”, per i consumi energetici sostenuti. Una “sciatteria” politico-amministrativa degli amministratori, secondo il parere dei consiglieri di minoranza del centro-destra, puntuali nel sottolineare la gravità della situazione. 
UN CONTO SUPERIORE ALLE ATTESE. Una cifra “inquietante”, stando ancora alla nota inviata dai consiglieri di centrodestra, la quale resta di fatto ben superiore alle attese, almeno stando alla previsione formulata per i consumi energetici e che si aggiunge, nondimeno, alla già salatissima e difficile situazione dei debiti fuori bilancio del Comune. “Il ricorso al 'fornitore di ultima istanza' – si legge nell'infuocato comunicato della minoranza consiliare – è la conseguenza del fatto che il Comune di Foggia è sprovvisto da almeno tre anni di un proprio gestore, essendo andate deserte le ultime due gare in cui la formulazione tecnica del contratto di servizio non è stata evidentemente ritenuta conveniente da nessuna azienda, come previsto e denunciato a più riprese dalla minoranza in Consiglio comunale e in Commissione”. 
UN CONSIGLIO MONOTEMATICO. “Grazie a questa sciatteria tecnico-politica – si legge ancora nella nota – il Comune pagherà la fornitura di energia elettrica all’incirca il 30 per cento in più rispetto al prezzo di mercato. Senza considerare la presunta totale assenza di un censimento e di una mappatura delle utenze intestate all’Amministrazione comunale”. Dopo aver sottolineato il fatto che questo ulteriore extra dovrà pagarlo la collettività, il gruppo di centrodestra chiede al presidente del Consiglio comunale, Raffaele Piemontese, la convocazione urgentissima di una riunione straordinaria dell’Assemblea. 
VERIFICA DELLE UTENZE. “L’Amministrazione e i dirigenti dei settori direttamente interessati – conclude la nota – hanno il dovere di spiegare in modo dettagliato le ragioni dello squilibrio tra la previsione di spesa inserita in bilancio e la richiesta ricevuta dalla società “Eracom”. Al Consiglio straordinario, infine, è richiesta la partecipazione anche del presidente della Società “Am Service”, Massimo Russo, al quale è stato di recente affidato il compito di effettuare una verifica di tutte le utenze comunali – altra questione non meno spinosa per Palazzo di Città.

di Redazione 


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