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Di Gioia spariglia le carte: “Nessun nome, partiamo con il programma”

In 20 slides la ricetta per “la partita della vita”

“Non ci sarà nessuna sfilata di candidati, preferiamo presentarvi prima il nostro programma”. Leonardo Di Gioia esordisce così nella serata di lancio della sua candidatura a sindaco, in un’affollata presentazione presso il Palazzo dei Congressi della Fiera, a cui accorrono circa 800 persone.

LA LEGGE DEI NUMERI. Nel primo appuntamento pubblico, Leonardo Di Gioia sceglie di smarcarsi dallo schema classico seguito nei partiti; abbandona slogan ad effetto, non ricorre alle “solite” passerelle di volti noti e non, si affida invece alla “fredda legge dei numeri”. Proiettore laser alla mano, da aziendalista navigato, Di Gioia illustra 20 slides nelle quali sviscera entrate e spese del bilancio comunale e propone soluzioni alternative per porre fine a “20 anni di fallimenti e cominciare un’altra storia per Foggia”.

BILANCIO AI RAGGI X. L’effetto che ne deriva non è poi così “freddo”. Sullo schermo scorrono cifre che non lasciano spazio all’immaginazione. A fronte di entrate per 152 milioni di euro, tra quelle già incassate e quelle da riscuotere, le spese ammontano ad oltre 180 milioni. Logico - sottolinea Di Gioia – che negli anni si sia arrivati ad uno squilibrio strutturale da 160 milioni di euro. La ricetta proposta dall’attuale assessore regionale al bilancio è allora quella di un taglio dei costi improduttivi e di un aumento della capacità di intercettare fondi comunitari, considerato che – affonda Di Gioia – sino ad oggi questa capacità è stata pari a zero.

SUI GRANDI TEMI. Uno per uno l’attuale assessore regionale al Bilancio analizza i temi più sentiti dai cittadini: dai rifiuti all’urbanistica; dalla gestione delle società partecipate agli spazi culturali. Con uno scopo: “evitare il qualunquismo di gridare allo scandalo delle tasse elevate promettendo servizi più efficienti ma analizzare in concreto dove poter intervenire”. Su Amiu, per esempio, per rinegoziare il contratto ed assicurarsi che gli eventuali introiti derivanti dall’aumento della raccolta differenziata siano destinati a diminuire le tasse per i foggiani. Su Ataf e Amgas, le partecipate il cui piano di rientro è ancora in bilico, affinché la prima diventi l’unico soggetto attuatore della viabilità cittadina, l’altra si ricapitalizzi per poter partecipare a gare pubbliche di affidamento dei servizi. Di Gioia fissa anche scadenze e obiettivi precisi: l’adozione del Piano Urbanistico entro giugno 2015 per mettere fine al cemento selvaggio, la riduzione del 30% dei costi delle utenze in 5 anni e l'aumento del 20% dell'incasso dei tributi.

IL PUBBLICO E L'EMOZIONE.  I presenti applaudono. Tra di loro Rosario Cusmai, Pino Lonigro, il mondo di Compagnia delle opere. Leonardo Di Gioia non nasconde l'emozione per il pienone: “Sono felicemente stupito. Tutto è nato da una riflessione con pochi amici a cui sempre più persone hanno aderito spontaneamente”. Ammette la difficoltà nel far recepire il suo progetto politico al di fuori dei partiti ma lancia la sua sfida: “Avrei potuto fare ben altri accordi. La via è più stretta ma è l’unica via per dare un futuro a questa città. Questa è la partita della vita". La campagna elettorale è appena cominciata, come sarà giocata è tutto da vedere.

di Redazione 


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