Stampa questa pagina

Furti e prostituzione sulla Statale: blitz dei Carabinieri, cinque arresti

Non tutti i clienti denunciano (per vergogna)

Gestivano furti e prostituzione sulla Statale 673, tra la rotonda di Via Napoli e quella di Via Lucera, le cinque persone arrestate dai Carabinieri per sfruttamento della prostituzione.
GLI ARRESTATI. In carcere sono finiti il capo della banda, Eraldo Jaholli, classe ‘87, con Gheorghe Matei, classe ‘90, Sandu Matei (’80), Daniel Ciprian Gale (’91) e Marian Matei (’78).
LA VICENDA. La banda gestiva le piazzole dove le donne esercitavano la propria attività. Ogni componente del gruppo riceveva un profitto da una delle donne e girava una percentuale del guadagno al capo della banda.
DERUBAVANO I CLIENTI. Le prostitute non si limitavano solo alle prestazioni sessuali, il cui prezzo standard era di 20 euro, ma approfittavano del contatto con il cliente per derubarlo di contanti, carte di credito e talvolta oggetti preziosi.
L’INCREMENTO DEI FURTI. Le indagini erano partite proprio dall’incremento di furti e rapine subiti da molti automobilisti sul tratto di statale dove operava la banda. Inoltre, i furti messi a segno nell’ultimo mese e mezzo avevano fatto guadagnare ai malviventi 250 euro di media per ogni cliente derubato. Il numero dei reati, in realtà, potrebbe essere anche più alto a causa dei numerosi clienti che per tenere nascoste le proprie abitudini sessuali hanno scelto di non denunciare.

di Redazione 


 COMMENTI
  •  reload