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Ambulanti, le contraddizioni del Comune: tanto rumore per sole 7 bancarelle

"Non chiamatela sanatoria" ma nei fatti è una regolarizzazione

‘Salva ambulanti’, ‘salva abusivi’, ‘chioschi selvaggi’. Di nomi/slogan se ne sono sentiti abbastanza dopo la delibera di giunta che, di fatto, regolamenta il settore del commercio su aree pubbliche.

LA SPIEGAZIONE DEL COMUNE. Come spesso accade quando un provvedimento rischia di diventare impopolare, il Comune ha scelto il profilo basso lasciando all’albo pretorio l’annuncio, vedendosi però costretto ora a irrompere con una nota ufficiale per ‘motivare’ la delibera. E così, il sindaco di Foggia, Franco Landella, interviene per spiegare come non ci sia stata “alcuna sanatoria dell’illegale, come qualcuno sostiene dimenticando il colpevole immobilismo che chi mi ha preceduto ha evidenziato in questo campo”. L’atto di indirizzo licenziato dall’esecutivo comunale – si legge nella nota da Palazzo di Città - interesserà solo i commercianti già in possesso di licenza di tipo “A” – 7 in tutto, su un totale di circa 39 postazioni abusive censite dal Comando di Polizia Municipale, rimosse e/o sequestrate – ed impone il pagamento della tassa di occupazione del suolo pubblico ed il regolare rilascio dello scontrino fiscale. La lunga nota poi, riprende la delibera, con la spiegazione delle tipologie di manufatti autorizzati (LEGGI L’ARTICOLO)

LA CONTRADDIZIONE. Nella (tardiva) nota, però, il Comune finisce per auto-delegittimare se stesso o, perlomeno, lascia spazio a qualche contraddizione. Nella delibera, viene infatti indicata una lunga premessa che fa riferimento all’assenza di spazi nelle aree mercatali (citando la riconversione dei mercati Ginnetto e F. Aporti e la situazione del Rosati). Ergo, mancano spazi per i numerosi venditori in attesa   Oggi, però, si scopre che i venditori in ‘regola’ sono solo 7. Ma come, allora, si ricorre a una delibera al termine di un lavoro di mesi perchè è necessario trovare nuovi spazi mercatali (danneggiati dalla chiusura di due spazi ‘storici’) e il tutto riguarda 'solo' sette venditori?

L’AUTOGOL. O forse, il Comune sta semplicemente attuando quella pratica che – potrà non piacere l’espressione – è sintetizzabile nell’espressione ‘salva ambulanti’ che spesso (ma non sempre, è necessario specificarlo) fa rima con ‘salva abusivi. Perché il Comune sembra fare un autogol: “l’intervento – si legge nella nota - , che fa seguito alle numerose operazioni di sequestro di strutture abusive disposte dalla Procura della Pubblica e realizzate dalle Forze dell’Ordine in collaborazione con il Corpo di Polizia Municipale, ha come obiettivo l’uscita dall’area dell’abusivismo per i commercianti ambulanti, sopperendo così all’assenza di aree mercatali – soprattutto nelle zone periferiche – restituendo contestualmente decoro urbano alla città”. Quindi, ero un abusivo, mi regolarizzo e torno a vendere in strada. Se non è ‘salva’ qualcosa questo…

di Redazione 


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