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Amianto: finanziamenti per la bonifica


Tutti ormai dovremmo conoscere l’amianto, fibra minerale che, per la sua eccellente caratteristica di resistenza al calore, ha trovato nell’edilizia numerose applicazioni come composto ad altri materiali (cemento, resine, etc), per la fabbricazione di tegole, canne fumarie, pavimenti etc; così come dovremmo sapere, perché ormai accertata, che l'inalazione delle polveri contenenti fibre d’amianto può provocare il cancro. Eppure nelle nostre abitazioni, nei condomini e nelle aziende l'amianto è ancora presente nelle sue varie forme, nonostante dal 1992 in Italia la sua produzione e lavorazione sia stata bandita.

GLI INCENTIVI PER LA BONIFICA.  Dall’INAIL arriva oggi la pubblicazione di un bando che prevede incentivi a favore delle aziende che vorranno investire per migliorare le condizioni di salute e sicurezza del lavoro, e tra questi, sono compresi gli interventi di bonifica da amianto. Sarà dunque possibile dal 3 marzo al 7 maggio 2015 presentare on-line le domande di finanziamento. Potranno beneficiare, se rispondenti ai requisiti, le imprese, anche individuali, ubicate sul territorio nazionale, iscritte alla C.C.I.A.A. e in regola con gli obblighi contributivi (D.U.R.C.). Le agevolazioni consistono nel finanziamento in conto capitale a fondo perduto fino al 65% del progetto di investimento che si intende realizzare, entro il limite massimo di € 130.000,00. Si tratta di un segnale importante in un momento in cui le disponibilità delle aziende sono già abbastanza limitate per far fronte alla gestione quotidiana, ma soprattutto si tratta di un essenziale incentivo verso investire focalizzati sulla sicurezza sui posti di lavoro per proteggere coloro che ogni giorno si impegnano per essere competitivi sul mercato.

PESANTI SANZIONI. È essenziale ricordare che, a prescindere da questa iniziativa, ricorre sempre l’obbligo da parte dei proprietari di immobili pubblici e privati di eseguire indagini atte a verificare la presenza o meno di amianto; nel caso sia presente, diviene un obbligo valutarne il rischio ed attuare un programma di controllo e manutenzione, al fine di ridurre al minimo il rischio di esposizione per gli occupanti. Se, infine, dall’esito della valutazione del rischio si evince che è necessario un intervento di bonifica, si deve attuare una delle metodologie previste dal D.M. 06/09/1994. Quindi, in conclusione, il problema derivante dalla presenza di manufatti in amianto all’interno delle nostre aziende ed abitazioni va sempre considerato, sia per la salvaguardia della salute che per non incorrere nelle pesanti sanzioni previste dalle normative vigenti.
 
a cura del  geom Fiorenzo Ravazzone
                        Esperto ambientale
                        fiorenzoravazzone@gmail.com
                        339/38.18.484

di Redazione 


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