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Canile di Foggia, è guerra sulla gestione (e sulla cura degli animali): "Anomalie nel contratto, facciamo ricorso al Tar"

L'affondo della Marangelli (ass. Volontari per la protezione animali)

"Ci sono delle anomalie sul contratto di affidamento per la conduzione del canile comunale di Foggia, avvenuto con determinazione dirigenziale n.111 del 30 marzo 2015, all’associazione ‘A Largo Raggio’ con sede in Troia". A denunciarlo è l’associazione ‘Volontari per la protezione animali’ di Foggia, che stamattina ha convocato la stampa per annunciare il ricorso al Tar contro il provvedimento che la esclude dalla gestione. LEGGI: La Marangelli chiede l’aumento, il Comune sceglie il risparmio: il canile di Foggia cambia “padrone”

LE ANOMALIE. “Le anomalie che abbiamo riscontrato – ha dichiarato Terry Marangelli - riguardano la carenza del requisito principale che le associazioni di volontariato, categoria a cui appartiene ‘A Largo Raggio’, hanno l’obbligo di possedere: l’iscrizione al registro delle organizzazioni di volontariato. Secondo lo statuto del comune di Foggia l’iscrizione al registro è condizione necessaria per le associazioni di volontariato che intendono stipulare convenzioni con la pubblica amministrazione. L’iscrizione avviene almeno dopo un anno dalla loro costituzione e le pubbliche amministrazioni hanno la facoltà di stipulare convenzioni con le associazioni di volontariato iscritte al registro da almeno sei mesi. Tra l’altro, lo statuto comunale risulta addirittura restrittivo alle sole organizzazioni presenti sul territorio cittadino e non provinciale”. Infatti, l’associazione di volontariato ‘A Largo Raggio’ non risulta iscritta al registro delle organizzazioni di volontariato, e non è nemmeno nelle condizioni di potervi accedere in tempi utili - evidenzia la Marangelli -, dato che si è costituita il 9 ottobre 2014 con successiva registrazione alla Agenzia delle Entrate del 21 ottobre 2014.

L’USO DELL’AVVALIMENTO. “Vanno fatte anche alcune osservazioni sull’uso dell’avvalimento (nell'ordinamento giuridico italiano, è un istituto giuridico, riguardante il settore dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, ndr) con cui ‘A Largo Raggio’ ha proveduto alla mancanza di iscrizione all’albo delle associazioni di protezione degli animali", ha continuato Marangelli. "L’avvalimento - spiega entrando nel 'tecnico' - viene usato prevalentemente per la mancanza dei requisiti oggettivi, intesi sotto il profilo gestionale, quindi risorse e mezzi di cui l’impresa o l’associazione concorrente è sprovvista. E' da escludere, invece, che l’istituto possa trovare applicazioni con riferimento ai requisiti soggettivi, vale a dire quei requisiti acquisiti sulla base di elementi strettamente collegati alla capacità dell’operatore e non separabili da esso i quali, essendo connotati da un alto grado di soggettività, configurano un status (iscrizione ad appositi Albi) e non potrebbero essere oggetto di avvalimento”.

I LAVORATORI. Un altro problema è legato alla posizione dei 5 lavoratori del canile di Foggia. “Secondo la convenzione i lavoratori dovevano essere assorbiti dalla nuova associazione e invece, allo stato attuale non possono farvi parte – ha precisato Marangelli -. Al momento della stipula della convenzione ai lavoratori è stato dichiarato di dover sottoscrivere una tessera di volontario per poter entrare nel canile e svolgere le proprie funzioni senza però avere un contratto di lavoro. Ma il personela si è rifiutato di stipulare un contratto di volontariato perché altrimenti non sarebbero più stati assorbiti come lavoratori a tutti gli effetti”.

LA GESTIONE. “Attualmente il canile è chiuso al pubblico, quindi ci chiediamo come si possono affidare gli animali se le persone non possono accedervi – ha rincarato la dose la Marangelli -. Inoltre, durante la nostra gestione i cani venivano lasciati liberi nel recinto dalle loro gabbie per due ore, mentre adesso escono uno alla volta solo per qualche minuto, il tempo necessario per la pulizia delle gabbie. Ma non solo: ci siamo accorti che la pulizia è molto scarsa e abbiamo notato che gli escrementi vengono abbandonati per terra nelle gabbie assieme ai cani”.

IL RICORSO. L’associazione ‘Volontari per la protezione animali’ presenterà anche ricorso al Tar (sarà notificato entro domani), in cui si chiede l’annullamento o la revoca, previa sospensione, della determinazione dirigenziale con la quale veniva disposto l’affidamento della conduzione del canile municipale all’associazione di volontariato 'A Largo Raggio' per l’importo di 271 mila euro.

di Tiziana Cuttano


 COMMENTI
  • ilvia

    20/05/2015 ore 12:45:50

    Restituiamo la gestione del canile alla signora Marangelli!Se ha chiesto L'aumento vuol dire che i finanziamenti non bastavano per far vivere decorosamente i ns.amici
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