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Da Mister X a Stranieri, la top 5 degli acquirenti "fantasma" del Foggia calcio

Tra qualche giorno/ora si saprà la verità sul nuovo assetto societario del Foggia calcio: la “sfida” è tra il gruppo di imprenditori che fa riferimento all’attuale presidente Verile (garantendo liquidità immediata probabilmente attraverso una lauta sponsorizzazione) e l’altro ‘vicino’ a Giuseppe Tiso (individuato in particolare nel gruppo Sannella). Uno dei due gruppi dovrebbe garantire, si spera, l’avvio di una nuova fase del progetto rossonero, con l’ambizione di un campionato di vertice. Nell’attesa delle novità ufficiali, all’interno della società in pochi si sbottonano, complice soprattutto l’ultima vicenda “Merletti”. E così, su invito di alcuni tifosi, abbiamo deciso di pubblicare una piccola classifica di tutti i “personaggi” che si sono avvicinati al Foggia calcio, in una carrellata di volti e nomi che solo per qualche giorno hanno riempito le pagine dei giornali, prima di scomparire nel nulla. Perché non è forse vero che “tutti da Foggia sono passati”...

5° POSTO. Non era un nome, era un personaggio con i super poteri: Mister X! Almeno, quando doveva subentrare a Cairo e comprarsi il Torino era questo il suo appellativo. Poi, foggiano d’origine ha pensato bene di fiondarsi sui rossoneri. L’emigrante di ritorno, legato alla sua terra, che torna per amore della sua città e della squadra del cuore: ah, no, quello è Pelusi. Perché Raffaele Ciuccariello, invece, è rimasto al Nord.

4° POSTO. Forse bisognava capirlo che c’era poca speranza di salvare il Foggia, all’epoca, visto che il suo arrivo fu anticipato da una strategica campagna abbonamenti “2x6”. Probabilmente il suo nome dirà poco, ma c’è una scena che dovrebbe in un attimo riaccendere la luce: un serpentone che da Palazzo di Città raggiunge la sede della Banca del Monte di corso Garibaldi: il sindaco Gianni Mongelli e l’imprenditore Antonio Esposito entrano nella filiale – fatta aprire appositamente, in un caldo pomeriggio di luglio 2012 – per attivare la fideiussione necessaria a salvare il Foggia calcio. Alla fine la banca avrebbe fatto meglio a restare chiusa e i soldi degli abbonamenti furono restituiti.

3° POSTO. Magari avrebbe meritato il gradino più alto del podio, ma temendo di essere influenzati dalla vicinanza temporale dell’episodio, le riserviamo “solo” il terzo posto. Le immagini video della festa di compleanno a Milano e di uno scatenato Verile al suo fianco, meriterebbero un Oscar. Francesca Merletti appare per qualche partita in tribuna, partecipa alle conferenze stampa, entra nello spogliatoio ma poi, al momento di ufficializzare l’investimento, dà il due di picche al presidente rossonero. Ma la vera perla è un’altra: spinge fortemente per il ritiro pre-partita contro l’Aprilia, però poi “buca” tutti e a pagare il conto ci deve pensare il direttore sportivo Beppe Di Bari.

2° POSTO. Il 6 aprile 2004 è una data triste per il Foggia, ma è un giorno importante per la scienza: a distanza di undici anni, infatti, è ancora irrisolto il mistero che avvolge che fine abbia fatto l’auto in cui viaggiava Giuseppe Vacca. L’ingegnere avrebbe dovuto raggiungere Foggia e scongiurare il fallimento della società: le voci che si rincorrevano in quel lungo pomeriggio, lo davano – a ritmo cadenzato – ora in partenza da Roma, ora all’altezza di Campobasso, fino all’ultima indiscrezione: “è a Candela”. Poi, però, non se ne seppe più nulla. Né di lui, né della sua auto. La scienza si interroga, i tifosi del Foggia non più.

1° POSTO. Nessuno più di lui. Stiamo ridendo ancora adesso mentre scriviamo. Una sola immagine: i videomessaggi da Valencia, in particolare quello in cui indossa la maglietta rossonera e annuncia l’arrivo in città. Non servono altre parole, basta il nome: Umberto Stranieri. Parlava da presidente della Platinum, ovvio che per noi diventi medaglia d’oro di questa speciale classifica.

MENZIONE SPECIALE. Non è stato inserito nella classifica perché, di fatto, è stato presidente (e anche allenatore) del Foggia calcio. Ma Giuseppe Coccimiglio una menzione speciale la merita senza dubbio. Tra i tanti “personaggi” è stato forse quello che, a distanza di anni, viene ancora visto con un pizzico di simpatia, oltre a ricordarne le “performance” anche fuori dall’ambito sportivo. E poi ce ne sarebbero ancora – solo per fare altri due nomi, Vitale e Chinaglia -, che avrebbero meritato spazio in questa speciale top 5. Ma del resto, ogni tifoso ha la sua classifica, noi speriamo solo che da fine settimana non saremo costretti ad aggiornarla…

di Redazione 


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