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Incastrati da un annuncio su internet: in vendita una BMW a prezzo bassissimo, "presentarsi con il contante"

Operazione D'Artagnan: scoperta la banda delle rapine

Sono stati arrestati dai Carabinieri di San Severo, durante l’operazione D’Artagnan, Alberto Antonio Vaglia, 35 anni, Fiorenzo Pio Luciano, 24 anni, Giovanni Cardone, 20 anni, e Francesco Testa, 28 anni, perché responsabili in concorso di rapina a mano armata, porto abusivo ed alterazione di armi e ricettazione. Per Luciano e Cardone inoltre, grava anche il reato di estorsione.

LE RAPINE. Sono sette le rapine accertate, di cui una non portata a termine grazie all'intervento dei militari, messe a segno in quattro distributori di benzina tra San Severo e San Paolo di Civitate, in una gioielleria a Casalnuovo Monterotaro e ai danni di due persone a bordo della loro auto. Inoltre, sono stati scoperti 4 episodi di estorsione consumati con la tecnica del ‘Cavallo di ritorno’, dopo il furto di trattori agricoli di ingente valore. Il bottino dei rapinatori ammonta a circa 150.000 euro tra contante, monili in oro e mezzi rubati.

L’AUTO IN VENDITA ONLINE. I militari, il 9 aprile 2014, sono riusciti a scoprire che Luciano, dietro il falso nome di Giuseppe, aveva messo in vendita su internet un’auto BMW 520 ad un prezzo molto basso rispetto al reale valore commerciale. Tanti sono stati i potenziali acquirenti interessati a concludere l’affare, tra cui un giovane imprenditore del barese che, primo fra tutti, ha concordato con Luciano l’appuntamento, presso il supermercato Lidl di Torremaggiore, per la compravendita.

IL PAGAMENTO IN CONTANTI. I carabinieri si sono insospettiti, perché tra le condizioni della vendita vi era quella, molto esplicita, del necessario pagamento in contanti all’atto dell’appuntamento. Quindi, l’annuncio era finalizzato alla commissione di una rapina ai danni dell’acquirente, che sarebbe stato derubato del contante portato per l’acquisto del mezzo. L’intervento dei militari ha permesso di bloccare Testa e Cardone, sorpresi dietro un caseggiato a pochi metri dal supermercato, seduti sullo scooter, già rivolto verso il piazzale, con caschi, guanti, scalda collo ed un fucile a canne mozze, marca MAB calibro 12, tra le mani.

LE TELECAMERE. L’arresto dei due giovani ha permesso di accertare la loro responsabilità per tutte le rapine commesse, inoltre, i due sono stati ripresi dalle telecamere di video sorveglianza durante le rapine, sempre con il volto coperto da passamontagna e caschi ed equipaggiati con fucili a canne mozze e pistole. I militari hanno identificato anche il terzo rapinatore in Vaglia, riconosciuto dagli inquirenti soprattutto per le movenze ed in particolare per il suo camminare claudicante. I tre rapinatori agivano sempre alla stessa maniera, dopo aver fatto irruzione negli esercizi commerciali, con armi in pugno, esplodevano dei colpi a scopo intimidatorio. A quel punto le vittime venivano costrette a distendersi a terra ed i rapinatori rubavano il bottino, dai 600 ai 10.000 euro.

LA RAPINA DI UN’AUTO. I tre hanno commesso anche una rapina ai danni di una coppia di giovanissimi che è stata derubata dell’autovettura Audi A3 e degli effetti personali alla periferia di Torremaggiore. Il giorno seguente il mezzo, poi restituito al proprietario, è stato ritrovato in un box di San Severo, in uso da Vaglia, che nell’occasione non è stato rintracciato. Inoltre, nel garage i Carabinieri hanno trovato anche i passamontagna e i guanti utilizzati per le rapine.

L’ESTORSIONE. Durante le indagini è emerso che Luciano e Cardone si dedicavano anche alle estorsioni ai danni dei proprietari di trattori agricoli, anche di ingente valore, rubati, con richieste di somme dai 2.000 ai 3.500 euro per la loro restituzione. In tutto sono stati 4 gli episodi estorsivi, due dei quali portati a termine, mentre, negli altri due casi, il ritrovamento dei mezzi da parte dei militari e la mancata collaborazione della vittima, non ha permesso di portare a termine il loro piano. Gli arrestati sono stati associati al carcere di Foggia, tranne Cardone, rintracciato ed arrestato a Roma, con la collaborazione dei Carabinieri di Casilina.

di Tiziana Cuttano


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