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Quartiere Ferrovia: tra bivacchi, prostituzione e fiducia, ecco cosa pensa chi ‘vive’ la zona stazione

Presentata l’indagine sul tema sicurezza

Un’indagine esplorativa sulla percezione di sicurezza nel quartiere Ferrovia di Foggia. È quella condotta dai due operatori di progetto, Annalisa Imperiale e Daye Sow, presentata durante l’incontro per promuovere il progetto dei Fratelli della Stazione ‘M-App per l’Integrazione’.

IL QUESTIONARIO. Tra dicembre 2014 e gennaio 2015 è stato intervistato (somministrazione questionario) un campione di 60 soggetti, uomini e donne, di età media 38 anni, cittadini italiani e stranieri lavoratori, residenti o fruitori del quartiere da almeno sei mesi. Tra i dati emersi, le risse o litigi pubblici sono gli episodi a cui il campione dichiara di aver maggiormente assistito e/o stato vittima. Passeggiare per il quartiere senza avere paura di qualcuno o qualcosa, la microcriminalità e i pericoli derivanti dal degrado e dal buio sono state le risposte con percentuale più alta alla domanda: Cosa pensi quando si parla di sicurezza del quartiere.

LE INSICUREZZE. Sono stati presentati al campione inoltre alcuni dati potenzialmente critici di cui criticità in testa risultano essere i bisogni fisiologici in strada e prostituzione (83%), bivacco (80%), homeless (67%), microcrimine (65%), degrado urbano (60%), illuminazione (55%). Di questi, alcuni sono stati altresì individuati come fonte di insicurezza, ossia come problema percepito a livello emotivo oltre che sociale: svetta il bivacco (65%), seguito da microcrimine (58%), illuminazione (52%) e bisogni fisiologici in strada (50%). La presenza di ambulanti in strada non compare né tra le criticità né tra le insicurezze segnalate.

LE NECESSITÀ. Ad evidenziare la sensibilità verso il tema sicurezza, la rosa degli interventi possibili indicati dal campione comprende la necessità di un dormitorio (82%), di un centro diurno per nuove povertà (78%), una maggiore presenza delle forze dell’ordine (75%), servizi igienici pubblici (72%), miglioramento dell’illuminazione pubblica (63%), incremento della videosorveglianza (60%), orientamento legale gratuito a soggetti svantaggiati (60%).

LA SICUREZZA. L’indagine porta infatti alla luce la necessità da parte del campione di interventi di sicurezza integrati che non si limitino solamente alla repressione del crimine ma che vertano principalmente (come dimostrano i dati) sull’attuazione di nuove politiche sociali e di riqualificazione ambientale e sociale del quartiere.

LA FIDUCIA NELLE ISTITUZIONI. A tal proposito, sono significativi i dati rilevati indagando il tema della sicurezza rispetto alla fiducia nelle istituzioni: il 45% del campione ha poca fiducia nelle istituzioni comunali; si attesta al 22% la percentuale rispettiva di coloro che hanno abbastanza o, al contrario, per niente fiducia. Solo l’8% dichiara di averne molta. Per il 65% dei soggetti intervistati è molto importante che il Comune di Foggia investa su interventi in materia di sicurezza urbana. Migliore la fiducia che il campione ripone nelle Forze dell’Ordine: il 20% dichiara di averne molta, il 35% poca e il 33% abbastanza.

IL COMMENTO. La questione, dunque, va affrontata con un approccio culturale specie da parte delle istituzioni, poiché la sicurezza è propedeutica all’integrazione di fra culture e interventi di inclusione sociale basate sul riconoscimento della dignità e dei diritti della persona e di chi vive il territorio. “L’indagine – conclude Annalisa Imperiale – pur essendo meramente esplorativa è un importante strumento di approccio e approfondimento del tema sicurezza, da cui è possibile conoscere e valutare i bisogni degli abitanti del quartiere (e dell’intera cittadinanza) rispetto alla situazione specifica. Il lavoro mette sul tavolo proposte concrete e ragionevoli utili ad elaborare misure di intervento integrate. I cittadini hanno ben compreso che i bisogni vanno soddisfatti con i servizi”. Il report dell’indagine sarà disponibile nei prossimi giorni sul sito dei Fratelli della Stazione.

Valeria Pacilli

di Redazione 


 COMMENTI
  • Nico

    18/03/2015 ore 14:23:04

    Il degrado in quella zona è diventato una cosa insostenibile e lo dice chi sta cercando di organizzare qualcosa di grande per quella zona ... Riaprendo quello che era il salotto di Foggia il cine teatro Cicolella già fatta una grande rassegna ma nessuno ci ha dato una mano ne negozianti ne le istituzioni e ci abbiamo rimesso soldi dalla tasca nostra portando artisti del calibro di Emilio Solfrizzi e ora ci riproviamo con la seconda rassegna sperando quanto meno nel pubblico per info potete vedere la pagina #grandieventiteatrofoggia e mettere mi piace per poter vedere quello che abbiamo fatto e che faremo per Foggia il 28 marzo vi aspettiamo numerosi grazie
  • Annalisa Imperiale

    23/03/2015 ore 11:13:08

    Si osserva una certa sensibilità del campione dell'indagine ad intendere la sicurezza come un bene comune, che supera il controllo e la repressione del crimine per volgere lo sguardo verso interventi di carattere sociale. Infatti fra le proposte scelte per garantire maggiore sicurezza nel quartiere ferrovia si osservano dormitorio e centro diurno, ossia luoghi in cui chi vive per strada possa trovare accoglienza. Come mai? E' possibile che il cittadino foggiano inizi a pensare alla sicurezza come a qualcosa che parta dal riconoscimento dei diritti e della dignità al capitale umano del quartiere? E' possibile che le politiche sociali possano scegliere questa come direzione strategica?
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