Rapina in una villa a Lucera, preso uno dei tre malviventi: incastrato dal mozzicone di sigaretta
Il bottino ammonta a circa 600mila euro
È stato arrestato dai carabinieri Luigi Perdonò, 52 anni, indiziato di essere il responsabile di una rapina commessa in una villa, situata in una zona periferica di Lucera, ai danni di due coniugi.
L’AGGRESSIONE. Nella serata del 13 luglio scorso, un noto avvocato di 78 anni e sua moglie, rincasando, sono stati aggrediti da tre rapinatori con il volto coperto e armati di pistola. I tre hanno minacciato l’uomo - nel frattempo spinto a terra -, intimandogli di consegnare le chiavi della cassaforte e di rivelarne la combinazione, se voleva evitare ripercussioni sulla moglie.
LE MINACCE DI MORTE. La combinazione, però, era conosciuta solo dalla donna e così i tre hanno condotto la coppia nel salone della casa e, sotto la minaccia delle armi, hanno intimato alla donna di aprire la cassaforte.
IL FURTO. A quel punto, i tre malviventi hanno rubato tutti gli oggetti preziosi, quali orologi, monili in oro, collane di perle, contenuti all’interno, per un valore di circa 600mila euro, e tutto il denaro contenuto nei portafogli delle vittime, prima di fuggire intimando alla coppia di non muoversi.
IL SOPRALLUOGO. Durante il sopralluogo, i militari hanno accertato che i malviventi avevano forzato la porta d’ingresso posta lungo la recinzione del complesso abitativo, tagliato con un flessibile le cerniere della porta in ferro a protezione di quella attraverso cui si accede al salone e infrangendo la vetrata di quest’ultima porta, avevano avuto accesso all’abitazione. Poi, hanno aspettato il ritorno dei proprietari per costringerli ad aprire la cassaforte.
IL MOZZICONE DI SIGARETTA. Nell’abitazione è stato inoltre trovato un mozzicone di sigaretta, risultato utile – anzi, fondamentale - per una comparazione biologica riconducibile a uno dei rapinatori. L’accertamento tecnico condotto dai RIS di Roma sul mozzicone di sigaretta ha permesso infatti di identificare uno dei rapinatori in Perdonò, già conosciuto per reati dello stesso genere. Le indagini sono ancora in corso per recuperare le refurtiva e individuare i complici che hanno preso parte alla rapina.
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