Stampa questa pagina

Regionali, la certezza di Buonarota: "Che sintonia con Emiliano"

Il consigliere comunale in lizza per le Regionali

I suoi manifesti hanno già invaso la città. Luigi Buonarota, mister preferenze alle ultime elezioni comunali (è stato il più suffragato) si candiderà alle prossime regionali.
 
Buonarota, ha deciso in quale partito candidarsi?
 
Ad oggi, quel che è certo, è che sono nella lista di Michele Emiliano. Il partito lo valuteremo successivamente. Quel di cui vado particolarmente orgoglioso è che questa candidatura nasce da una profonda stima che mi lega a Michele, con il quale è nato un bel rapporto. Michele è una persona di cui ci si innamora, perché trasferisce il suo essere in maniera molto limpida e diretta.
 
Quali saranno i cavalli di battaglia del programma di Emiliano?
 
La sanità sarà un tema centrale. L’idea è quella di eliminare la politica dalle valutazioni di merito nella sanità e fare del Presidente della Regione un coordinatore controllore. Altro punto importante sarà una maggiore autonomia delle Province, rispetto al bilancio. Questo garantirà una maggiore equità.
 
Ma le Province non dovrebbero essere abolite?
 
Questo non dipende dalle Regione, sono direttive governative che si portano dietro ancora tanta confusione.
 
Il suo incarico, attualmente, è quello di consigliere comunale. È soddisfatto di quello che state facendo come opposizione?
 
Mi sto impegnando attivamente per fare del mio lavoro qualcosa di concreto, per questa città. Le mie battaglie sono contro l’abusivismo e non sto a guardare il colore politico: se un’idea è buona la voto, assumendomene tutta la responsabilità.
 
Qual è la maggiore criticità che ha incontrato?
 
Dover combattere con l’abusivismo e la disattenzione. Credo fortemente che questa città non possa continuare a piegarsi alla violenza di chi fa dell’abusivismo il proprio stile. Più volte ho attaccato, per questo motivo, il sindaco Landella perché non mi sembra che questo argomento gli stia particolarmente a cuore. Per la disattenzione, faccio un esempio su tutti: l’ATAF perde circa due milioni di euro all’anno perché la Polizia Municipale non fa il proprio mestiere, perché il sindaco ha creato ‘l’isola che non c’è versione Landella’ e perché circolano trecentocinquantacinque permessi contraffatti per disabili.
 
In sintesi, qual è la sua idea di Puglia?
 
Vorrei trasferire a livello regionale quello che sto facendo a livello locale ovvero dimostrare ai cittadini che noi politici ‘non siamo tutti uguali’, proprio come dice il mio slogan. Io ci credo.

di Bianca Bruno


 COMMENTI
  •  reload