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  • Pubblicata il: 12/12/2015 20:16:44

Strisce blu, l'appalto all'Apcoa era solo per 70 lavoratori, altri 19 sul groppone di Ataf

Mainiero: “Così l'azienda scompare nel 2017”

Le bugie si sa hanno le gambe corte e i nodi prima o poi vengono al pettine. Si potrebbe fare scorpacciata di luoghi comuni per provare a spiegare il “pasticcio” dell'affidamento da parte di Ataf del servizio di gestione di sosta tariffata (le famigerate strisce blu) ai tedeschi dell'Apcoa.

L'ANNUNCIO DAL NASO LUNGO. Sono lontani i tempi – era il 30 luglio – in cui da Palazzo di Città si annunciava con orgoglio“di aver provveduto ad espletare la gara di evidenza pubblica per il servizio di sosta tariffata, vinta dall'Apcoa” e che “l'aggiudicazione avrebbe permesso di garantire tutti i posti di lavoro di coloro i quali svolgevano questo compito”. Cinque mesi dopo, al momento di stipulare il contratto, l'offerta dell'Apcoa resta quella scritta nero su bianco: 70 assunzioni anziché i 92 precedentemente addetti (divenuti 89 dopo 3 provvedimenti disciplinari). Un'offerta taciuta dal Comune che per mesi ha tentato di trovare una soluzione. Alla fine i restanti 19 restano sul “groppone” di Ataf nonostante una condizione finanziaria al limite del collasso.

MANOVRE PERICOLOSE. La soluzione trovata dal presidente Ferrantino è frutto di un “gioco delle tre carte” che rischia di sbattere contro il muro dei conti: i 19 saranno destinati ai servizi di pulizia dell'Ataf spostando il personale al momento destinato a questa mansione alla guida degli autobus, visto che sono in possesso sia della patente di guida sia della necessaria abilitazione. Ai restanti autisti sarà abbattuto il monte ore straordinario “recuperando così” - è certo Ferrantino - le risorse finanziarie utili al pagamento degli stipendi per le 19 unità precedentemente impiegate nel servizio di sosta tariffata”.

L'ATTACCO DI MAINIERO. Non crede alla sostenibilità finanziaria di questa manovra il consigliere comunale Giuseppe Maniero che è furioso con Landella: “Accorgersi solo ora che ben 22 operatori della sosta non avrebbero più trovato impiego – afferma il capogruppo di Fratelli d'Italia - serve solo a Landella ed al suo CdA per continuare l’opera di demolizione di Ataf intrapresa già con la firma dell’accordo sindacale, alla vigilia delle elezioni regionali, che modificava i tempi accessori degli autisti, aumentandoli da 20 a 28 minuti vanificando di fatto, violandolo il piano di efficientamento licenziato dal Consiglio Comunale nel settembre del 2014”.

“L'ATAF SCOMPARIRA' NEL 2017”. “Scaricare su Ataf in maniera rocambolesca questi lavoratori – continua Mainiero - serve esclusivamente a prendere tempo. La non sostenibilità dell’operazione è nei fatti, il bilancio 2014 dell’azienda è accompagnato da una relazione dei revisori che seppur in maniera “edulcorata” evidenzia lo stato di decozione dell’azienda. Ma l'affondo del consigliere comunale non si ferma qui e arriva a ipotizzare la “scomparsa di ATAF entro il 2017, anno in cui il servizio del trasporto pubblico locale dovrà essere aggiudicato attraverso una gara”. Evidentemente, conclude Mainiero “come dice Noam Chomsky, ci si assicura che le cose non funzionino, creando i presupposti per il consenso sociale alla privatizzazione”.

di Michele Gramazio