Stampa questa pagina
  • Pubblicata il: 08/01/2018 18:11:04

Bando periferie, la 'Zona 167' è assente: botta e risposta tra Russo e D'Emilio

Dopo l’entusiasmo, le prime polemiche sul bando ‘Da periferia a periferia’, che permetterà a Foggia di ricevere un finanziamento di 28 milioni di euro. Nel botta e risposta sono stati coinvolti il consigliere comunale di Forza Italia, Nicola Russo e l’assessore all’Urbanistica, Francesco D’Emilio. (Leggi: Dal Cep a Candelaro, Foggia è pronta a riqualificare le periferie: da Roma l'ok ai fondi).

LA ‘167’. “Ho notato l’assenza completa, nell’elaborazione concettuale e progettuale relativa a quella finanziata, la mancanza di qualsivoglia riferimento e, men che meno, progetto della Zona 167” è l’accusa di Russo. E pur facendo parte della maggioranza in Consiglio, “in considerazione dell’assenza acclarata nelle progettualità definite e finanziate nella convenzione sottoscritta a Roma di interventi nella 167”, Russo annuncia di “dissociarsi in modo netto da modi di fare che, come in questo caso, in un progetto complessivo di rigenerazione delle periferie non hanno affrontato questa situazione, al pari delle precedenti amministrazioni, senza assolvere alle deficitarie mancanze nei confronti di chi come il sottoscritto ha pagato servizi non ricevuti”. 
 
LE ANOMALIE. “Detto ciò - ribadisce il consigliere comunale di Forza Italia – continuerò imperterrito ed in modo incisivo a maggior ragione, da rappresentante eletto dai concittadini, a denunciare queste anomalie e accenderò sempre i riflettori, coinvolgendo l'opinione pubblica affinché si sappia qual è la situazione e che fine fanno i soldi versati dai proprietari fino a quando nella zona 167 non saranno portate a termine le opere che erano previste e finora non realizzate”.

LA REPLICA DI D’EMILIO. Alle accuse di Russo, ha poi replicato l’assessore all’Urbanistica. “Il programma ‘Da periferia a periferia’, che ha portato alla nostra città il più ingente finanziamento pubblico dai tempi del Piano Urban – evidenzia D’Emilio -, si è inserito nell’ambito del bando pubblicato dalla presidenza del Consiglio dei Ministri per la riqualificazione delle periferie. Un bando immaginato e redatto con parametri molto precisi, sia per ciò che riguarda le finalità sia in relazione alle aree oggetto della riqualificazione. Quelli messi a disposizione dalla presidenza del Consiglio, dunque, non erano finanziamenti liberi o da utilizzare a proprio piacimento”.  

I PROGETTI. La filosofia del bando puntava a riqualificare patrimonio edilizio pubblico in aree periferiche popolari e marginali, contraddistinte da fenomeni di degrado sociale, con il dichiarato obiettivo di riconnetterle al centro della città. “È quindi abbastanza comprensibile – sottolinea D’Emilio - che nel programma dell’Amministrazione comunale non vi fosse traccia di interventi in zona 167, che è un’area residenziale privata del tutto sprovvista dei requisiti necessari a renderla destinataria delle risorse economiche messe a disposizione dal Governo”. “Non sfugge a nessuno il fatto che la zona 167 viva molte difficoltà che vengono dal passato, in particolare rispetto al completamento delle opere di urbanizzazione. 

L’IMPEGNO. "Si tratta tuttavia – conclude D’Emilio - di opere la cui realizzazione è in capo al consorzio dei soggetti cooperatori e non al Comune. Sul punto, ovviamente, il nostro impegno resta alto, anche rispetto alla gestione dei numerosi contenziosi che riguardano quest’area, la cui risoluzione appare di fondamentale e decisiva importanza per il raggiungimento degli obiettivi auspicati dalla popolazione residente”.

di Redazione