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  • Pubblicata il: 28/12/2015 10:58:36

Nelle campagne foggiane una nuova forma di rapina: fermati tre della "banda dell'acqua"

“Avete dell’acqua da bere?”: era questa la frase con la quale si presentavano al cospetto della vittima prescelta, appellandosi al suo senso di umanità. Ed è stata ribattezzata proprio la banda delle “rapine con l’acqua”, l’organizzazione individuata dai Carabinieri, che hanno fermato tre persone nel Foggiano.


IL CASO. Nei giorni scorsi nelle campagne del basso Tavoliere, si è verificato un insolito fenomeno delinquenziale: le rapine in campagna a danno di agricoltori con il metodo della falsa richiesta di acqua da bere. Il modus operandi era tanto semplice quanto violento: impegnata nei lavori in campagna, la vittima di turno - ingannata dall’iniziale e apparentemente innocente richiesta -, abbassava il livello di attenzione nei confronti dei suoi interlocutori mentre si prodigava per reperire acqua potabile. Nel frattempo, però, scattava la trappola: l’agricoltore veniva aggredito e derubato.


I CONTROLLI. Per arginare il fenomeno, i Carabinieri hanno operato controlli e rastrellamenti nelle varie contrade, individuando un furgone sospetto, che si aggirava nelle campagne cerignolane. Avvistati i Carabinieri, i due occupanti del furgone hanno cercato la fuga a bordo del mezzo nelle campagne circostanti, ma dopo un breve inseguimento sono stati bloccati e tradotti in caserma per gli accertamenti di rito. I due sono stati identificati in Gheorghe Plai, classe ’76, e un minore. I due, incensurati e senza fissa dimora in Italia, non sono riusciti a giustificare in maniera plausibile la loro presenza nel luogo dove erano stati bloccati né il loro tentativo di sottrarsi al controllo di polizia.


IMMOBILIZZATO E IMBAVAGLIATO. Contestualmente, in agro di Trinitapoli, sempre i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Cerignola hanno individuato e bloccato un’altra persona, Mihai Marian Turcu, classe ’84, incensurato. Lo stesso, poco prima del controllo, era stato notato mentre chiedeva l’elemosina nei pressi di un supermercato. A seguito di un’approfondita attività d’indagine, i tre sono stati dichiarati in stato di fermo di indiziato di delitto poiché gravemente sospettati di aver fatto parte della banda che, diverse ore prima, nelle campagne di Cerignola, aveva rapinato un agricoltore, dopo averlo imbavagliato e immobilizzato. In tale circostanza la vittima, mentre era intenta ad effettuare dei lavori in campagna, era stata avvicinata dai malfattori i quali avevano vinto l’iniziale diffidenza dell’agricoltore con una ingenua richiesta di acqua potabile. Appena l’agricoltore si era distratto per procurare e offrire loro quanto chiesto, gli stessi lo avevano aggredito, costretto a entrare nella sua abitazione, poco distante dal luogo della rapina, imbavagliato e legato sul letto rubando diversi oggetti di valore, tra i quali una tv, degli attrezzi da lavoro ed un telefono cellulare, nonché l’auto, dandosi poi alla fuga.


GLI ARRESTI. La violenza e la tenacia criminale dei rapinatori, tutti di nazionalità rumena – spiegano gli inquirenti - era stata tale che persino il minorenne aveva avuto parte attiva nel grave fatto delittuoso; egli, infatti, si era occupato di tenere sotto controllo la vittima dell’azione delittuosa imbavagliata e legata sul letto, mentre gli si erano occupati di trafugare tutto ciò che potevano. I fermati sono stati tradotti rispettivamente presso il carcere di Foggia e nell’istituto penale per minorenni di Bari. Sono in corso indagini volte all’individuazione degli ulteriori complici dei tre fermati.

di Redazione