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  • Pubblicata il: 18/07/2017 19:37:00

La fava di Carpino protagonista: è festa in paese, tra teatro, cibo e tradizione

Sabato 22 luglio, la quarta edizione

Da quattro anni i produttori della fava di Carpino, presidio Slow Food, si uniscono per organizzare una festa dedicata al legume: una festa per la comunità di Carpino ma rivolta soprattutto ad accogliere i tanti ospiti che visitano il Gargano in estate, con una serata all’insegna della tradizione rurale e gastronomica del Gargano, grazie all’intervento dei tanti agricoltori che si sono riuniti nell’Associazione Fave di Carpino.

DALLA “PESA” AL TEATRO. Il programma della serata, che si terrà presso l’agriturismo L’Oasi, prevede alle 18 una dimostrazione pratica della Pesatura delle Fave di Carpino secondo le antiche tradizioni; alle 20 una cena a buffet dal titolo "Abbracciamo la Terra che Balla", con prodotti Presidi Slow Food Pugliesi e dei Territori colpiti dal Terremoto nel 2016, in collaborazione dell'Associazione Cuochi Gargano e Capitanata. Infine, alle 21.30 lo spettacolo La Malachianta dell’attore teatrale Nazario Vasciarelli. Momento centrale, naturalmente, la pesatura (o pesa): una fase del lavoro totalmente manuale che coinvolge agricoltori e cavalli, chiamati questi ultimi a schiacciare i covoni, prima della tradizionale separazione delle fave dalla paglia con le antiche forche di legno.

IL BUFFET “SOLIDALE”. “Per questa quarta edizione - aggiunge la Presidente Maria Antonietta Di Viesti - grazie alla Condotta Slow Food Gargano Nord che rappresentiamo, abbiamo voluto creare un ponte tra Puglia e zone terremotate organizzando una cena a buffet dal titolo "Abbracciamo la Terra che Balla", che vede sposarsi a tavola i prodotti enogastronomici Presidi Slow Food pugliesi e quelli dei territori colpiti dal sisma nel 2016. L’evento si arricchisce ancor più di valore perché vede in azione sinergie importanti come il sostegno del Parco Nazionale del Gargano, il supporto fondamentale del Comune di Carpino e quello gastronomico dell’Associazione Cuochi del Gargano e di Capitanata”.

PIU’ TENERA AL PALATO, PIU’ SAPORITA. Oggi oltre 500 Presìdi Slow Food coinvolgono più di 13.000 produttori tra i quali i 5 riconosciuti di Fava di Carpino: Cannarozzi Michele, Ortore Mario Felice, Di Nunzio Mario, Cannarozzi Francesco, Di Mauro Domenico, tutti "contadini custodi" che cercano di tenere vivo il metodo di coltivazione e di incentivare la produzione di questo legume dalle caratteristiche uniche. “Ormai lo speciale ‘ecotipo’ di fava – fanno sapere gli organizzatori – è un orgoglio tutto carpinese, conosciuta e apprezzata ormai in tutt’Italia, grazie alle caratteristiche culinarie che la rendono diversa, più tenera al palato, più saporita ma soprattutto ricca di nutrienti (INFO: 3921195508).

di Redazione