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  • Pubblicata il: 29/10/2018 12:27:42

Sparatoria a Foggia, arrestato ventenne: colpi d'arma da fuoco dopo la rissa

La vittima dell'agguato reticente con la polizia

Nel corso della giornata di ieri gli Agenti della Polizia di Stato della Squadra Mobile della Questura di Foggia hanno tratto in arresto il pregiudicato ventenne Giuseppe Bruno, figlio di Gianfranco e nipote di Rodolfo, vicini al clan Moretti, per porto abusivo di arma da sparo e tentato omicidio ai danni di un giovane foggiano, il 28enne Antonio Frascolla, al termine di una lite per futili motivi.

LA SPARATORIA. Intorno alle 04.10 della notte di sabato a Foggia, in via Martiri di via Fani, è stata segnalata l’esplosione di alcuni colpi d’arma da fuoco e il ferimento di un ragazzo. Gli agenti si sono recati subito sul posto dove hanno trovato due bossoli calibro 7.65 e due ogive. Contemporaneamente è stata segnalata la presenza presso il pronto soccorso degli OO.RR. di Foggia di un giovane colpito con un’arma da fuoco.

LE INDAGINI E L’ARRESTO. Gli agenti hanno subito avviato le indagini sentendo la vittima, che però non ha fornito alcuno spunto investigativo adottando un atteggiamento reticente. Proseguendo i controlli, i poliziotti sono riusciti a ricostruire l’intera vicenda e capire che l’autore del delitto poteva essere Giuseppe Bruno il quale, dopo essere stato rintracciato presso la sua abitazione e condotto in Questura, ha ammesso le sue responsabilità consegnando spontaneamente l’arma con cui aveva sparato compatibile con i bossoli rinvenuti. A quel punto, d’intesa con la Procura della Repubblica di Foggia, che ha coordinato tutta l’attività d’indagine, Giuseppe Bruno è stato tratto in arresto e condotto presso la Casa Circondariale di Foggia. Il giovane ferito che non versa in pericolo di vita è tuttora ricoverato presso gli OO.RR. di Foggia.

di Redazione