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  • Pubblicata il: 27/12/2018 17:35:19

Agostino Iacurci "profeta in patria": Foggia gli dedica una targa e promette un'area per la sua street art

Dalla sua città natale ha esportato il linguaggio della street art nelle città più belle e importanti del mondo”. Con questa dedica, il Comune di Foggia ha voluto premiare con una targa l’artista foggiano Agostino Iacurci. Il sindaco, Franco Landella, lo ha incontrato a Palazzo di Città, pochi minuti prima di partecipare al tavolo istituzionale con il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. E sul tavolo del primo cittadino c’è ora la proposta di permettere la realizzazione di un'opera di street art anche nella sua città: ad Agostino Iacurci verrà pertanto 'affidata' un'area di Foggia per esprimere la propria arte e sono già al vaglio dell'amministrazione alcune zone. 

L’ORGOGLIO FOGGIANO. “Ragazzo di strada”, chiamato all’arte sin da piccolo e partito dalla “street culture”, bomboletta alla mano, con i primi graffiti, con cui ha abitato per anni le vie, le piazze, i treni del capoluogo dauno, sta ora rivitalizzando pezzi di città di tutto il mondo. Grazie al suo impressionante curriculum, nonché al suo valore artistico, riconosciuto a livello internazionale, a soli 30 anni, dopo aver fatto parlare di sé su tutte le più importanti testate giornalistiche italiane e internazionali è entrato a far parte, per la sezione "Arti visive", anche dell’enciclopedia Treccani, tuttora, la più autorevole enciclopedia italiana. (LEGGI: Foggiano, 30enne ed è già sulla Treccani: l'illustre enciclopedia celebra Agostino Iacurci, tra i maggiori street artist mondiali).

LA TRECCANI. Iacurci, Agostino. - Artista italiano (n. Foggia 1986), la cui attività verte principalmente in direzione dell’interpretazione pittorica muraria su grande scala, di cui è uno dei più interessanti autori sul panorama internazionale. Le sue origini artistiche vanno ricercate nell’esperienza del writing, che lo coinvolge sin dall’età di dodici anni. Fondamentali gli studi di illustrazione, grazie ai quali matura un linguaggio figurativo di forza grafica ed immediato impatto visivo, composto da linee semplici, forme sintetiche e colori piatti che danno vita a personaggi da fiaba contemporanea. Le sue grandi composizioni, in cui la figura umana è quasi sempre protagonista, viaggiano sospese tra realtà e metafisica, veicolando temi che afferiscono all’ordine dell’esistenziale ma anche del quotidiano, con una conduzione dialettica che sfocia in accenni di serena poesia figurativa. Legato ad un’idea comunitaria dell’arte ha partecipato ad importanti iniziative di tipo sociale, dipingendo nel 2009 un muro lungo trecento metri per la Saba School nello Sahrawi e prendendo parte nel 2011 ad un progetto nel carcere romano di Rebibbia, dove realizza con la collaborazione di alcuni detenuti tre pareti nel cortile interno dell’istituto. Altre esperienze notevoli sono quelle delle tre grandi facciate dipinte nel 2012 per il campus universitario di Besançon e soprattutto l’imponente installazione in vinile adesivo traforato realizzata su sedici piani di un grattacielo di Taipei per la Fubon Art Foundation. Nel 2013 rappresenta l’Italia alla grande mostra “La Tour Paris 13” a Parigi, mentre l’anno successivo dipinge due facciate per il progetto SanBa a Roma. Il suo lavoro è protagonista di numerose mostre e di alcuni dei più prestigiosi festival su scala globale, tra cui si ricordano Picturin a Torino (2010), Outdoor a Roma (2011), Living Walls ad Atlanta (2013), Memorie Urbane a Gaeta ed Arce (2012 e 2014), Los Muros Hablan a Puerto Rico (2014).

di Redazione