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  • Pubblicata il: 09/07/2018 13:42:01

“Michele vedi ‘sta Punto”: le intercettazioni inchiodano tre professionisti del “cavallo di ritorno”

Arrestati tre pregiudicati per furto d’auto, ricettazione ed estorsione

Le operazioni di polizia sono scattate all’alba del 7 luglio scorso e hanno portato all’esecuzione di tre misure cautelari in carcere per tre pregiudicati: Guido Campanile, Michele Villani e Davide Garofalo. Ad intervenire, agenti della Polizia di Stato della Squadra Mobile della Questura di Foggia – Sezione Criminalità Organizzata, con la collaborazione dei Reparti Prevenzione Crimine. I tre uomini sono ritenuti responsabili di una serie di furti di autovettura, ricettazione ed estorsioni ai danni di onesti cittadini foggiani.

DIECI FURTI IN TRE MESI. L’indagine condotta dalla Squadra Mobile, coordinata dalla Procura della Repubblica di Foggia, ed effettuata anche con l’ausilio di intercettazioni telefoniche, ha permesso di fare piena luce sul cosiddetto fenomeno del “cavallo di ritorno”: il furto di autovetture con contestuale richiesta di denaro per la restituzione del mezzo. L’attività investigativa ha permesso di attribuire al gruppo criminale più di dieci furti e tentati furti di autovetture, da gennaio a marzo 2017. I tre criminali non avevano un target di auto ben definito da rubare anche se la maggior parte dei veicoli erano Fiat Panda probabilmente perché più semplici da rubare o perché più diffuse nella città.

COME “LAVORAVANO”. Il modus operandi era sempre lo stesso: l’utilizzo di semplici ma efficaci arnesi da scasso per entrare nel veicolo che, subito dopo, veniva sbloccato e spinto con un secondo veicolo con cui i tre erano giunti sul posto. Successivamente, il veicolo veniva nascosto in capannoni a loro in uso e solo nei giorni successivi veniva chiesta la somma di denaro ai proprietari per la restituzione. In un caso si è riusciti a dimostrare che una delle vittime, per ottenere la restituzione della propria Fiat Panda, è stata costretto a pagare la somma di 300 euro.

DETERMINANTI LE INTERCETTAZIONI. Sono state le intercettazioni telefoniche a mettere in risalto l’effettiva capacità criminale dei tre individui, i quali si sono dimostrati professionisti nel furto dei veicoli che, dopo essere stati individuati, venivano rubati con una certa facilità: “Michele vedi ‘sta Punto. Questa mo’ te la spacco. La spacco di dentro e tu la spingi con questa macchina hai capito?”. “La mettiamo nel capannone” – riprendendo alcuni dispacci della Polizia riportanti proprio i dialoghi tra i malviventi.

di Redazione