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  • Pubblicata il: 02/05/2017 16:50:29

Satira. Le primarie del PD sono finite, andate in pace... sempre che riusciate a camminare

Di solito quando sotto un post di amico piddino juventino (mamma mia, tutte a lui...) ci sono 50 commenti è perchè si parla di arbitraggi o di belle donne, ultimamente invece il mondo si è capovolto e se ci clicchi sopra scopri che le persone stanno litigando sulle primarie del Partito Democratico.

RENZI O EMILIANO. Li avete mai visti uno juventino e un interista litigare? Ecco, moltiplicate la rabbia per 10 e capirete come hanno fanno brutto i fan di Renzi ed Emiliano in questi giorni. No, amici fan di Orlando non ne ho. Conosco gente a cui piace Gigi D'Alessio e a cui non piace Elisabetta Canalis, ma nessuno che vorrebbe Orlando premier, a tutto c'è un limite.

LA PARTITELLA. Che poi le primarie dovrebbero essere una specie di partitella interna che le squadre fanno il mercoledì in cui scegliere la formazione migliore per la sfida della domenica contro gli avversari “veri”. Qui invece si rischia che i calciatori arrivino alla partita ufficiale con le ossa talmente rotte da dove entrare in campo con le stampelle.

QUELLI CHE... VANNO A RICORRERE. Ecco, se ci sono delle persone che mi sono sempre state antipatiche sono quelle che “vanno a ricorrere”. Se è un sfida interna al cortile perchè vuoi schierare nella tua squadra uno che abita dall'altra parte della città? E così gente che da anni non fa altro che criticare il PD ieri ha deciso che toccava anche a lei contribuire a scegliere il segretario. Come se facessero scegliere a me il portiere titolare del Pisa per la prossima partita di campionato. Ovvio che proporrei il peggiore. E' finita, come si dice a Parigi, a “chi sei tu e chi sono io”.

E ORA. Da oggi tutti uniti. Tutti a sostenere un presidente della regione che fino a ieri hanno insultato manco fosse barese (ah no, è barese davvero) e un candidato presidente del consiglio che pareva politicamente sconfitto. Un finale da film, tocca chiedersi se “Tutti insieme appassionatamente” con Julie Andrews o “Fratelli coltelli” con Toti e Tata.

di Sandro Simone