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  • Pubblicata il: 10/02/2018 19:30:29

Shock a scuola: vicepreside aggredito dal genitore di un alunno

Una violenta aggressione consumatasi in pochi minuti. Il padre di un alunno della scuola media Murialdo di Foggia si è recato stamattina nella sede del'istituto e si è scagliato contro il vicepreside, Pasquale Diana, colpendolo con un pugno al volto.

L'AGGRESSIONE. Il docente ha subito una lesione del setto nasale con una prognosi di due settimane. L'episodio è avvenuto davanti ad altri alunni e genitori. L'aggressore avrebbe compiuto il gesto di violenza a seguito di un rimprovero che il professore avrebbe rivolto al figlio nella giornata di ieri. La polizia, intervenuta sul posto, ha raccolto le testimonianze e avviato le indagini.

LA SOLIDARIETÀ. Intanto al vicepreside colpito giungono i messaggi di solidarietà dei colleghi professori del Marconi. “Il barbaro pestaggio di cui è rimasto oggi vittima il collega – scrivono - rende evidente i rischi costanti cui è esposta la nostra categoria, impegnata sempre e su più fronti nel suo difficile compito educativo, costretta a supplire spesso alle carenze del contesto familiare e sociale di riferimento. Nell’esprimere la totale, piena ed incondizionata solidarietà al collega, di cui ci è nota la professionalità, la disponibilità e la dedizione con la quale svolge quotidianamente il suo ruolo di docente e di vicepreside - dedizione che lo ha reso un costante punto di riferimento per colleghi del suo istituto e non - ci preme sottolineare come la nostra professione, spesso vituperata da un’opinione pubblica che non ne conosce o ne misconosce le difficoltà ed i meriti, sia costantemente sottoposta a rischi inimmaginabili in una società civile, soprattutto se si considerano le circostanze dei fatti accaduti”.

IN TRINCEA. “Senza entrare nel merito di una vicenda dei cui sviluppi si occuperà la magistratura nelle sedi opportune – proseguono i docenti del Marconi nella lettera aperta - ci preme sottolineare come sia inammissibile che un docente possa essere aggredito da un genitore, sul luogo di lavoro, di fronte ad altri genitori e cosa ancora più grave ad alunni cui il solo assistere ad episodi di violenza può causare effetti traumatici. È accaduto ciò che non sarebbe mai dovuto accadere in un luogo che tutti dovrebbero sentire come un luogo sicuro, dove crescere in serenità ed armonia, dove sviluppare appieno le proprie potenzialità di educatori e di discenti. Un segno molto grave di una situazione di degrado sociale e culturale purtroppo accaduto nella nostra città, in una scuola che peraltro brilla per iniziative e proposte a livello formativo e didattico e che non meritava di essere deturpata da un gesto violento ed assurdo come questo”. Al collega – concludono - il nostro più vivo augurio di tornare presto a svolgere quel ruolo che ha saputo incarnare pienamente, rendendoci fieri di essere stati al suo fianco in così tante occasioni”.

di Redazione