"Qui la frutta non si vende", a Zapponeta carabiniere spintonato e preso a pugni da ambulanti abusivi
Dopo il controllo, la fuga, l'arresto e la denuncia
Ne avrà per dieci giorni, questa la prognosi, il carabiniere aggredito a Zapponeta, con spintoni e un forte pugno nell'occhio destro, da due venditori ambulanti di San Ferdinando di Puglia.
Gli aggressori, un padre 53enne e il figlio 25enne Mauro Belsito, sono stati sottoposti a denuncia (il primo) e stato d'arresto (il secondo) per concorso in resistenza ed oltraggio a pubblico ufficiale, lesioni personali dolose aggravate e rifiuto di fornire le proprie generalità.
L'AGGRESSIONE. L'aggressione è scaturita in seguito all'ennesimo richiamo dell'autorità nei confronti di Mauro Belsito a non esercitare la vendita di prodotti ortofrutticoli in piazza Salvo D'Acquisto, area vietata a questo genere di attività.
Così dopo che il carabiniere ha invitato Belsito a fornire le proprie generalità, quest'ultimo si è rifiutato minancciando di morte il militare e spintonandolo. In quello stesso istante, per di più, il carabiniere è stato aggredito alle spalle, con un forte pugno nel volto, dal padre di Belsito.
LA FUGA E L'ARRESTO. Successivamente i due ambulanti sono saliti a bordo del proprio autocarro cercando la fuga in direzione Manfredonia. L'intervento di una pattuglia immediatamente allertata è riuscito però a bloccare, all'altezza di Ippocampo, il furgone con a bordo soltanto uno dei fuggitivi, e cioè il giovane che non ha voluto riferire dei movimenti del padre, rintracciato, poi, in zona abitata il giorno seguente dopo essersi dato alla macchia per le campagne limitrofe. Il figlio, dunque, è stato arrestato mentre il padre, per ora, soltanto denunciato a piede libero: si sta, infatti, ancora cercando di accertare la sua piena responsabilità nella dinamica convulsa dell'aggressione.
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