Stampa questa pagina

Ai dirigenti comunali il massimo dei voti (e dei soldi). E se ne accorge anche il Comune

La legge è chiara, ma per loro nessuna decurtazione

Duecentoventicinquemila euro evitabili, irregolari, che in caso di via libera da parte del Comune di Foggia andrebbero dritti dritti nelle tasche dei tredici dirigenti attualmente in forza all’amministrazione, irrorandoli di una somma di denaro frutto di un “errore” di calcolo che, dal 10 dicembre scorso sino a questo momento, non ha avuto ancora una giusta revisione. E questo è solo il danno, perché la beffa è dietro l’angolo ed è lo stesso Presidente del Consiglio Comunale, Raffaele Piemontese, che, con una nota a mezzo stampa, ne sottolinea l’enorme gravità, parlando di “una valutazione di merito frutto di logica e di buon senso, soprattutto se si prende in considerazione il momento difficile dal punto di vista economico nel quale versa la città e l’Italia stessa”.
IL MASSIMO DEI VOTI AI DIRIGENTI. Ciò che contesta Raffaele Piemontese, in breve, reputandolo “inammissibile”, è il fatto che l’OIVP – Organismo Indipendente di Valutazione delle Performance – abbia assegnato il massimo dei voti (30 su 30!) a tutti i dirigenti comunali dal 2010 al 2012, e che, riprendendo alla lettera il comunicato del Presidente del Consiglio: “su questa base, permetta la liquidazione a ciascuno di loro di premi per decine di migliaia di euro nonostante l’evidente inefficienza dei servizi”. Piemontese fa riferimento innanzitutto ai 530.000 euro relativi al biennio 2010 e 2011, erogati a titolo di posizione e di risultato agli allora 16 dirigenti, cui vanno aggiunti gli oltre 200.000 euro stanziati per il 2012 da ripartire tra gli attuali 13 dirigenti. In pratica, viene ripresa la tesi sostenuta nell’inchiesta realizzata da Foggia Città Aperta, nella quale, conti e delibere alla mano, si evidenzia un surplus di circa 225 mila euro da erogare, anche grazie alla valutazione positiva dell’OIVP, ai tredici dirigenti comunali tuttora in servizio (tre nel frattempo sono andati in pensione). La cosa è ancora più grave, in quanto, conformemente a quanto sancito dalla legge (l’articolo in questione, ai paragrafi intitolati “La normativa” e “La circolare esplicativa”, lo spiega in termini numerici e in percentuale), si sarebbero invece dovute apportare delle riduzioni contributive, conformemente alla riduzione del personale e secondo ben altre percentuali. In pratica, se dal 2010 al 2012 i dirigenti passano da 16 a 13, per quale ragione la decurtazione non viene effettuata in base ai criteri stabiliti dalla legge? Ma, anzi, solo per una cifra pari a € 37.645,31 invece che dei calcolati 225mila di cui parla lo stesso Piemontese?
DUECENTOMILA EURO DI BONUS?. Un errore marchiano che, se non desta sospetti sulla buona fede della stessa amministrazione, getta ombre quanto meno sul parere dello stesso organismo esterno per la valutazione degli obiettivi dei dirigenti, appunto l’OIVP, creato ad hoc dal Legislatore proprio per evitare che gli stessi dirigenti si autoproclamino tutti quanti i primi della classe (prendendo poi soldi in più in base agli ottimi risultati ottenuti). E in più, domanda nel vuoto: questa stessa svista, che costerebbe ai cittadini foggiani oltre duecentomila euro e che si potrebbero risparmiare con una semplice determina, non è una comprova di quanto gli stessi dirigenti e amministratori non siano poi così infallibili? E infine, riprendendo il buon senso dello stesso Presidente del Consiglio Comunale, a prescindere dall’errore di calcolo o meno, è davvero questo il periodo storico locale e nazionale nel quale dare valutazioni così entusiastiche al fine di elargire bonus annuali della portata di oltre duecentomila euro?
L’INCHIESTA CONTINUA. “Neanche nelle prime classi della scuola elementare tutti gli alunni sono promossi con tutti 10 in pagella”, si legge ancora nella nota del Presidente Piemontese il quale, più in fondo, continua così: “Ci sono evidenti responsabilità della politica in ordine alla capacità di programmazione e indirizzo dell’azione amministrativa; ma almeno altrettante sono quelle che gravano sui dirigenti comunali: esclusivi detentori della gestione operativa della struttura, dal banale rispetto degli orari alla più complessa stesura di un bando di gara o un contratto o una manovra finanziaria”. Piemontese insomma, punta il dito contro l’OIVP e, soprattutto, contro i dirigenti, senza assolvere del tutto la politica e l’amministrazione comunale, della quale però lui stesso è parte attiva e importante, e i cittadini foggiani non sono di certo così ingenui da pensare che tutto sia avvenuto nelle camere oscure della ragioneria di Palazzo di Città, a colpi di matita e all’insaputa dei vertici. Ad ogni modo, raggiunto al telefono e resosi subito disponibile, alla domanda su cosa si stia facendo per accertare eventuali errori di calcolo circa le spettanze dei dirigenti comunali e, soprattutto, prima che si proceda all’erogazione della detta liquidità, Piemontese ha risposto in questi termini: “Su mandato del Sindaco, il nuovo direttore generale, arrivato appena 20 giorni fa, il dottor Mario Passaglia, ha già iniziato a scrivere delle note nelle quali si contestano una serie di aspetti. La competenza è di tutti e il Sindaco può intervenire senz’altro, sono sicuro che presto sapremo qualcosa di più su questa faccenda”.

di Redazione 


 COMMENTI
  •  reload