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Ainé, l’emozione del ritorno a casa

In tanti ad applaudire il giovane cantante: tanto trasporto e una dedica speciale

Tutto il trasporto emotivo che ci vuole per un ritorno a casa sentitissimo, davanti ad un pubblico attento che, tra battimani e applausi, ha riempito il Teatro U. Giordano di Foggia, entusiasta di riabbracciare un giovane artista innamorato della sua terra.

UNA FAMIGLIA DI TALENTO. Arnaldo Santoro, in arte Ainé, ieri sera, venerdì 16 febbraio, ha cantato per la sua gente, ospite dell’associazione Argos Onlus che, in attesa di celebrare il 25° compleanno del Premio Argos Hippium, il programma il prossimo 26 agosto, ha portato in città la musica del cantante ventisettenne, meritevole di aver trascinato al Teatro Giordano anche tanti giovani fan. Nipote dell’omonimo Arnaldo Santoro, suo nonno, compagno di viaggio di Renzo Arbore nel suo periodo televisivo più importante, Ainé deve molto del suo talento anche al lato materno della famiglia, soprattutto allo zio Gegè Telesforo, batterista e “scatman” jazz con cui peraltro ha condiviso di recente alcune esperienze musicali importanti.

IL SOUL E LA DEDICA SPECIALE. Influenze artistiche, dunque, evidenti anche nel soft soul espresso durante la performance andata in scena nel principale contenitore culturale della città, tra qualche slancio hip-hop e momenti più spiccatamente pop, in linea con la sua nuova etichetta, la Universal Music, la stessa di grandissimi come Zucchero e Jovanotti. A conferma della sua vicinanza alla terra e alla famiglia di origine, infine, Ainé ha voluto dedicare l’intero concerto ai parenti Massimo Telesforo e Olga Cicolella.

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di Redazione 


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