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Ambulanti, la Confcommercio critica Landella: "Questo è un pericoloso precedente"

Lettera aperta del Presidente Provinciale Damiano Gelsomino

In una lettera aperta inviata al Sindaco Landella e all'Assessore alle Attività Produttive Eugenia Moffa il presidente della Confommercio Gelsomino afferma che prende atto con rammarico che: “ancora una volta l’Amministrazione Comunale di Foggia non ritiene la programmazione di settore  e il confronto con le associazioni di categoria strumenti utili a definire nel merito i problemi della città, ma solo, quando serve, un rituale da comunicare agli organi di stampa”.

IL CONSIGLIO COMUNALE. Non si può procedere - dice Gelsomino - con un atto di Giunta ad autorizzare, l’apertura di chioschi di vendita di frutta e verdura, che nei fatti nulla hanno a che fare con il commercio ambulante, che riguarda invece le aree mercatali. Si tratta di provvedimenti che necessitano inderogabilmente del coinvolgimento del Consiglio Comunale. Con questa decisione si è di fatto lasciato a soggetti fino a ieri abusivi – si scrive provvisoriamente (sei mesi rinnovabili) - la decisione su quali aree pubbliche dedicare alla vendita di prodotti alimentari.

I CRITERI. I criteri di posizionamento dell’atto di Giunta specificano solo le caratteristiche d’installazione delle strutture (tra l’altro spuntate come funghi ben prima della pubblicazione della delibera) senza individuare (non potendolo fare) quali siano le zone della città da servire, rimandando il tutto ad un futuro Piano di Localizzazione di prossima definizione. Quello poi che più colpisce - aggiunge la Confcommercio - è che a giustificazione dell’urgenza del provvedimento si evidenziano le difficoltà delle aree mercatali esistenti – cosa che sottoponiamo all’attenzione dell’Amministrazione da mesi – che sono i luoghi normativamente deputati a svolgere il commercio ambulante di frutta e verdura. Dunque: invece di procedere urgentemente a mettere a regime i luoghi dove i commercianti ambulanti regolari svolgono l’attività, si è pensato bene di procede a sanare posizioni illegittime, creando pericolosissimi precedenti che, nonostante la dichiarata provvisorietà, che abbiamo il fondato timore diverranno definitivi.

I REQUISITI DEI SOGGETTI. Sono stati realmente verificati – chiede infine a Landella l'organizzazione dei commercianti - i requisiti personali e professionali dei soggetti titolari di autorizzazione di tipo A che sono stati regolarizzati? Visti i ripetuti tavoli di confronto sulla lotta all’abusivismo e alla contraffazione che abbiamo tenuto in Prefettura, sono stati coinvolti preventivamente  – o almeno informati del provvedimento –  Prefettura e vertici delle forze di polizia?

di Redazione 


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