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Amica, servono 4,8 milioni di euro entro oggi

E c'è il rischio emergenza ambientale

Non è finita. Lo avevamo anticipato dando notizia dell’avvenuto accordo tra Amiu e sindacati. La conclusione della trattativa con i lavoratori non aveva di certo esaurito le questioni da risolvere per scongiurare il rischio di emergenza ambientale in città proprio a pochi giorni dal Natale.

LA RESA DEI “CONTI”. Da qualunque parte la si voglia vedere l’impressione è che sia stato sottovalutato il fatto che l’Amica è sottoposta a procedura fallimentare con le sue regole e i “paletti” da rispettare. Così, dopo la richiesta inviata alla curatela dal sindaco Mongelli di proroga dell’esercizio provvisorio sino al 20 gennaio 2013, la risposta del Comitato dei Creditori non si è fatta attendere.

4,8 MILIONI DI EURO. Per l'accoglimento della richiesta vengono fissate precise condizioni. Entro oggi occorre - queste le richieste del Comitato - che il Comune di Foggia versi alla curatela 2,8 milioni di euro a saldo dell’esercizio provvisorio in corso e 2 milioni di euro a titolo di anticipo per il successivo periodo. Circa 5 milioni di euro, dunque, che risulta difficile se non impossibile immaginare possano essere resi disponibili, viste le note difficoltà finanziarie in cui versa Palazzo di Città.

LE ALTRE RICHIESTE. Le richieste del Comitato dei creditori, però, non si fermano qui. Si richiede che, sempre entro stamane, Amiu invii proposta irrevocabile che preveda il contratto di affitto dei beni immobili di cui necessita per l’esecuzione del servizio. E su questo vien da chiedersi il motivo per cui non sia stato già fatto, pur considerando i tempi strettissimi, visto che negli incontri dei giorni scorsi Grandaliano aveva già manifestato l’intenzione di locare quanto meno l’immobile di Corso del Mezzogiorno.

I LAVORATORI. Ma quanto sia complessa la procedura da un punto di vista giuridico e amministrativo lo dimostra l’ulteriore condizione posta dal Comitato dei creditori. Ai lavoratori si richiede di presentare l’atto di risoluzione consensuale del rapporto di lavoro con effetti a decorrere dal 15 gennaio 2013 e la rinuncia all’indennità di ritardato preavviso. E’ una richiesta a tutela di possibili azioni da parte dei lavoratori cui, con la proroga dell’esercizio provvisorio, dovrebbe essere contestualmente notificato il “nuovo” licenziamento a gennaio.

ACQUISTO FORZATO. Meno giustificabile l’ultima richiesta al Comune di Foggia, vale a dire di inviare proposta di acquisto, al prezzo fissato dalla curatela, di tutti i beni strumentali di proprietà di Amica (beni mobili e mobili registrati) e di subentro nel noleggio dei beni di proprietà di terzi. Una condizione che dovrebbe prescindere dalla questione legata alla proroga dell'esercizio provvisorio.

PERCHE' IN EMERGENZA? Richieste esose ma probabilmente legittime. L'incontro con il Sindaco dovrà dirimere la querelle. Tralasciando ogni altra considerazione una prima domanda da porsi è questa: perchè agire in emergenza? Ora che mancano solo 24 ore alla scadenza dell'esercizio provvisorio non ci si dovrebbe dimenticare che il giudice Gentile aveva concesso l'esercizio provvisorio sino al 31 dicembre 2013. E vien da chiedersi perchè da più parti la decisione era stata vista come improvvida anzichè necessaria per condurre la trattativa senza l'assillo di scadenze contingentate. Noi lo avevamo scritto: la retrocessione della scadenza al 15 dicembre 2012 avrebbe creato nuove frizioni fra Palazzo di Giustizia e Comune.

di Redazione 


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