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“Andiamo a mietere”, alla Masseria De Vargas la festa del grano biologico

Quattrocento ettari di biologico, investendo nella ricerca, in direzione dell’unica strada realmente sostenibile attraverso il coinvolgimento dei principali protagonisti del settore. La Fondazione Siniscalco Ceci Emmaus, in filiera insieme con Mediterre.bio, Daunia &Bio e con Alce Nero, continua ad essere protagonista sul territorio di Capitanata, in piena sinergia con CREA – CI Foggia (Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’analisi dell’Economia Agraria) e con l’Ateneo del capoluogo dauno.

L'INIZIATIVA. Nella giornata di venerdì 8 giugno, in Masseria Antonia De Vargas (Via Manfredonia 2,1, Foggia), avrà luogo l’iniziativa Andiamo a mietere – Festa del grano, un’intera giornata dedicata proprio al principe delle colture di Puglia. Ad aprire, la conferenza stampa in programma alle ore 11, nella quale si daranno i dettagli di quest’ultima, importantissima esperienza che ha coinvolto il comparto scientifico del territorio, impegnato, in questi ultimi due anni, nella sperimentazione di ben 13 tipologie di seme sottoposte a metodo biologico.

GLI OSPITI. A parlarne, chi ha lavorato in prima persona a questo progetto di caratura nazionale: il responsabile della sede dauna del CREA, Pasquale De Vita; la docente di Agronomia e Coltivazioni Erbacee del Dipartimento di Agraria dell’Unifg, Marcella Giuliani; il vicepresidente di Alce Nero, già presidente dei pastai italiani e dell’International Pasta Organisation, Riccardo Felicetti. “Siamo contenti di valorizzare le competenze del territorio – ha dichiarato il vertice della Fondazione Siniscalco Ceci Emmaus, Rita De Padova, chiamata a introdurre la conferenza – poiché la cooperazione è la chiave dello sviluppo”. Nel tardo pomeriggio di venerdì poi, dalle ore 19, avrà luogo il momento più distensivo della giornata, con una degustazione di pasta biologica di grano duro e di grano Senatore Cappelli, accompagnata da musica dal vivo. All’incontro serale, pertanto, prenderanno parte il presidente di Daunia &Bio, Stefano Pirro, il presidente di Alleanza Coop. Agroalimentari, Giorgio Mercuri, e l’eurodeputata Elena Gentile.

UN NUOVO SISTEMA DI SEMINA. Al centro della sperimentazione di cui si dirà nel corso della mattinata (di taglio più scientifico), la riscoperta e valorizzazione delle varietà autoctone di cereali in ambito biologico. “Varietà antiche – nelle parole di Pasquale De Vita – che, nel corso di questo biennio di ricerca, abbiamo riscontrato adattarsi particolarmente bene al sistema biologico, soprattutto in risposta alle erbe infestanti”. Quest’ultimo, infatti, resta il problema principale per quanto concerne questo settore, rispetto al quale, nel biennio di lavoro, è stato adottato un nuovo sistema di semina, in grado di dare risultati importanti per il contrasto alle malerbe. Infine, anche dal punto di vista tecnologico e nutrizionale: “a parità di condizioni agronomiche – ha spiegato De Vita – il tenore proteico del ‘nostro’ grano biologico è risultato essere molto elevato e quindi particolarmente adatto per la produzione di pasta, pane e prodotti da forno”.

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di Redazione 


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