Furto di vino e parmigiano, allarme sull'alleanza Puglia - Emilia: "Un fatto che merita grande attenzione"
Sono undici le ordinanze di custodia cautelare per furti in ambito alimentare che, tra il 2015 e lo scorso anno, nel Modenese, sono arrivati a toccare la soglia dei 200mila euro. La squadra mobile di Modena ha dato applicazione dalle prime ore della mattina alle misure disposte dal gip Andrea Romito, su richiesta del pm Enrico Stefani, nei confronti di undici persone, tra cui quattro con precedenti provenienti da Cerignola.
I FURTI. Secondo gli inquirenti, sull'asse Puglia-Emilia la banda è riuscita a firmare una razzia di 168 forme di Parmigiano Reggiano, per un valore di 80mila euro, all'interno del magazzino dell'istituto di istruzione superiore per tecnologie agrarie 'Lazzaro Spallanzani' di Castelfranco, nel giugno 2015. In quel caso i ladri avevano fatto un buco nella parete per entrare. Il basista è dipendente di un'azienda fornitrice proprio dello Spallanzani.
“GRANDE ATTENZIONE”. Lo stesso gruppo è stato collegato dagli uomini del vicequestore aggiunto Marcello Castello a un altro maxi furto di 16mila bottiglie di vino pregiato avvenuto alla Rail Logistics Way di Modena, ditta di trasporti, nell'ottobre successivo: bottino da 100mila euro. Non solo: gli 11 arrestati, con ruoli differenti, avrebbero portato a termine anche due colpi in abitazione, rubando strumenti agricoli, ancora nel Modenese. L'indagine è invece scattata in Puglia, dopo i rilievi su un incidente stradale che vedeva coinvolto un furgone pieno di bottiglie di vino rubate a Modena. Il questore Paolo Fassari ha sottolineato l'anomalia del collegamento tra la criminalità pugliese e quella locale, "un fatto - spiega - che merita grande attenzione".
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