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Arresto 'spaccone' di Pasqua, il questore risponde alle critiche e tira fuori la guerriglia di Foggia - Barletta

Il commento di Silvis e del comandante dei carabinieri Basilicata

Ha voluto fare chiarezza e togliersi qualche sassolino dalla scarpa. Sui furti con spaccata di Pasqua e Pasquetta, il questore di Foggia Piernicola Silvis ha puntato il dito contro alcune notizie riportate dalla stampa e i commenti sui social network (LEGGI E GUARDA IL VIDEO: Spaccate di Pasqua, arrestato l'autore dei furti)
 
LA SICUREZZA PUBBLICA. “Sulla vicenda dei furti con spaccate sono state dette tante cose, riportate con grande risalto – ha dichiarato Silvis -. È stato detto che era un’opera della criminalità organizzata, che lo Stato a Foggia è assente, che è giusto che la gente non denunci perché lo Stato non li tutela e che Polizia e Carabinieri non si parlano. La situazione della sicurezza pubblica nella provincia di Foggia è molto delicata per cui è opportuno che in una simile situazione non si allarmi la cittadinanza perché il diffondere il sospetto di una possibile inefficienza delle forze dell’ordine, non solo non corrisponde al vero, ma è ingiusto e pericoloso. Questo - ribadisce il questore - è un momento in cui la gente ha bisogno di avere fiducia nello Stato e non si può mettere in discussione come se si parlasse di calcio”. 

LE ACCUSE ALLE FORZE DELL’ORDINE. A proposito di calcio, a una decina di giorni dal derby di ritorno tra Foggia e Barletta che costò decine di Daspo e provocò una guerriglia in città, il questore torna sulla vicenda. “In questo caso - parla riferendosi ai commenti per i furti con spaccata - la reazione della gente è stata addirittura di scherno nei confronti delle forze dell’ordine, perché siamo stati accusati, nei commenti sui social network, di non pensare alla criminalità organizzata ma di essere rimasti ancora alla partita Foggia-Barletta e ai Daspo. Voglio precisare che siamo forze dell’ordine quando diamo i daspo, quando arrestiamo il boss della criminalità organizzata, ma anche quando multiamo una persona che non indossa il casco o la cintura di sicurezza e quando arrestiamo un killer”.

LA RISPOSTA CON I FATTI. “La legge si applica sempre a prescindere dalle situazioni che piaccia o meno alle persone – ha concluso Silvis - ed è chiaro che chi riceve un Daspo non ama subire questo provvedimento o a un killer non piace essere arrestato. Ma noi non facciamo differenze, colpiamo sempre e comunque, in ogni caso. E scegliamo sempre di comunicare con i fatti e non con le parole” (LEGGI: IL TWEET DEL QUESTORE: 'OBIETTIVO RAGGIUNTO').

SERVE PIU’ COLLABORAZIONE. Anche il comandate dei carabinieri di Foggia, Antonio Basilicata, ha commentato l’arresto sui furti. “È stata data una grande enfasi su questo argomento, - ha commentato Basilicata - e purtroppo questa provincia e questa città vivono momenti particolari dovuti alla crisi economica e alla grande criminalità organizzata. Evitiamo di creare allarmismi inutili perché la città già ha tanto di criminalità. Certo se ci fossero state delle segnalazioni sul modello della macchina e sulla targa sarebbe stato diverso. Se ci fosse più collaborazione, anche anonima, non sarebbe male”.

di Tiziana Cuttano


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