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Attenti a quei due: “Il Cotto e il Crudo” conquista anche Foggia

Il duo Solfrizzi-Stornaiolo coinvolge il Cicolella

Sold out per la tappa conclusiva del “mini tour” natalizio che ha visto protagonisti Emilio Solfrizzi e Antonio Stornaiolo, riuniti sul palco del cine-teatro Cicolella con l’esilarante spettacolo “Il Cotto e il Crudo”. Il duo storico è stato letteralmente investito dall’affetto e dal calore del pubblico pugliese registrando già il tutto esaurito per i primi tre spettacoli baresi del 25 e 26 dicembre al Teatro Petruzzelli.
 
A VOLTE RITORNANO. I grandi ritorni portano con sé grandi aspettative. Ed è proprio questo il caso della coppia più verace di sempre, che ha intrattenuto e cresciuto intere generazioni di pugliesi negli anni ’90 con quella leggerezza che li ha contraddistinti nel tempo e li ha resi icone di una comicità semplice ma immediata e autentica. Svestiti i panni delle loro più celebri caricature (“Toti e Tata”, “Mazza e Panella”, “Piero Scamarcio e lo Scippatore di emozioni”), i due caratteristi non sono poi così tanto lontani dai tempi dei loro esordi, conservando intatto il piglio di un tempo e ostentando con orgoglio quel marcato accento che li ha resi memorabili. Circa quindici anni fa i due hanno imboccato strade diverse: Solfrizzi lontano dalla terra natia, mentre Stornaiolo, barese d’adozione, ha fatto di essa il suo cavallo di battaglia. La distanza di questi anni non ha intaccato il feeling sincero di due personaggi irrimediabilmente diversi, protagonisti di una sinergia irripetibile e un mix unico nel suo genere.
LO SPETTACOLO. Le aspettative non sono state affatto deluse nei centoventi minuti di spettacolo, con un pubblico ansioso di interagire e di divertirsi con i suoi idoli, dalle cui labbra pendeva. “Il Cotto e il crudo” non poteva desiderare un rientro a casa migliore, tra risate, applausi e un’accoglienza che solo i conterranei sanno dispensare. L’esordio è stato condotto da Antonio Stornaiolo che ha presentato il partner e amico Emilio Solfrizzi, visibilmente emozionato per il suo ritorno alle origini. Un susseguirsi di battibecchi, litigi e conflitti in pieno stile “Oesais”, con il sapore di tematiche attuali, nonché senza tempo, dalla crisi alla famiglia, passando per la politica e chiudendo con gli amabili ed esilaranti ricordi di infanzia. Il tutto enfatizzato all’ennesima potenza, trasformando, con la verve tipicamente pugliese, l’aneddoto più banale in un evento epocale e senza pari. Il risultato? Una vera e propria gara dialettica tra uno Stornaiolo romantico e poetico, e un Solfrizzi genuino e spregiudicato, senza mai cadere in quella volgarità scontata a cui ci siamo assuefatti.

di Redazione 


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