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Trecento persone, tante associazioni e 7000 euro: il cuore di Foggia in #quellamacchinaèanchenostra

Settemila euro. E’ la cifra donata per #quellamacchinaèanchenostra, la campagna di raccolta fondi lanciata da don Luigi Ciotti dopo il brutto attentato intimidatorio dell’auto incendiata a Peppino D’Urso, avvenuto la notte prima della “Giornata nazionale della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie” a Foggia, lo scorso 21 marzo. 

LE INIZIATIVE. I fondi non saranno destinati all’acquisto dell’auto di Peppino D’Urso, su precisa volontà dello stesso, ma serviranno per promuovere un percorso di educazione alla legalità rivolto alle scuole primarie e secondarie di I grado della Rete educativa Penelope, con la collaborazione dell'Associazione Libera, che avrà inizio con due conferenze ludiche condotte da Carlo Carzan “Pensa come Falcone e Borsellino”, il 24 e 25 settembre 2018 e che durerà tutto il prossimo anno scolastico. Un'anteprima ci sarà il 26 luglio con “La Costituzione italiana raccontata ai ragazzi da Geronimo Stilton”. Inoltre, saranno organizzate, sempre utilizzando i fondi della raccolta, una rassegna cinematografica che durerà l'intera estate e un festival musicale, articolato in più sessioni, che mira a valorizzare i giovani artisti locali. 

LA RISPOSTA. Per i promotori dell’iniziativa si tratta del modo migliore di rispondere all'illegalità, tenendo presente che la raccolta fondi, strutturata su un conto corrente intestato all’Associazione Comunità sulla Strada di Emmaus, è stata un vero gioco di squadra: a idearla e portarla avanti sono stati cittadini singoli e Associazioni locali, uniti da un solo sentimento comune: far passare il messaggio che a Foggia esiste una componente "sana" che sa unirsi e agire per il bene comune e che rappresenta la stragrande maggioranza della comunità. Importante anche la risposta di oltre 300 cittadini foggiani che hanno deciso di dare il loro contributo alla causa. Un gesto di grande generosità, che rende onore a chi ha donato con il cuore: “quella macchina” è stata anche loro.

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di Redazione 


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