Bomba sotto l'auto del comandante che aveva preso il suo posto: arrestato agente di Polizia municipale
L'episodio è avvenuto a Cagnano Varano
Aveva
piazzato una bomba sotto l’auto del proprio superiore per indurre la vittima a
rinunciare all’incarico. Per questo i Carabinieri del Nucleo Operativo e
Radiomobile della Compagnia di San Giovanni Rotondo e della Stazione di Cagnano
Varano hanno arrestato Pasquale Coccia, trentanovenne, agente del Comando di
Polizia Municipale di Cagnano Varano, ritenuto responsabile di detenzione e
porto di esplosivo, estorsione aggravata, tentata estorsione e falsità
ideologica.
L’INCHIESTA. Le indagini sono scattate a seguito di un attentato
dinamitardo avvenuto nella notte tra il 10 e l’11 ottobre 2016, quando un
ordigno esplosivo artigianale fu posizionato e fatto esplodere sotto
l’autovettura di proprietà di Annamaria Colafrancesco, all’epoca dei fatti
coordinatrice del Comando di Polizia municipale di Cagnano Varano. Secondo la
ricostruzione dei militari, l’autore dell’attentato - con la complicità di
alcune persone ancora in via di identificazione -, collocò l'ordigno sotto
l'auto del suo superiore, al fine di indurre la vittima a rinunciare
all’incarico di comando. Per lungo tempo, infatti, lo stesso Coccia aveva
ricoperto l'incarico di coordinatore del personale del Comando, sostituito poi
dalla Colafrancesco.
LE MINACCE. La stessa Colafrancesco poi, il 2 marzo
scorso, era stata nuovamente vittima di un altro episodio, quando ignoti
avevano dato alle fiamme la stessa auto precedentemente presa di mira, questa
volta distruggendola del tutto. Nel contesto delle indagini è stato anche
accertato che, ancor prima, verso il mese di settembre del 2015, immediatamente
dopo la sua sostituzione, Coccia aveva già fatto "avvicinare" da un
proprio complice un ex comandante della Polizia Municipale di Sannicandro
Garganico, prossimo alla nomina da parte dell’Amministrazione comunale di
Cagnano Varano all'ambito incarico, che, per le minacce subite, aveva preferito
rinunciarvi. Il posto, però, fu allora assegnato alla Colafrancesco.
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