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Carlantino, soldi in cambio di lavori: arrestato il sindaco. La difesa: "Donazione volontaria"

Ai domiciliari Dino D'Amelio (Partito democratico)

È agli arresti domiciliari il sindaco di Carlantino, Dino D’Amelio (Partito democratico), che deve rispondere dell’accusa di  concussione.
L'ACCUSA. Il primo cittadino è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Foggia, Marco Gacomo Ferrucci e secondo l’accusa avrebbe chiesto a un imprenditore del posto 5mila euro, in cambio dell’affidamento di alcuni lavori.
LA DIFESA. D’Amelio, però, respinge ogni accusa e, pur ammettendo che quel denaro è stato realmente corrisposto dall’imprenditore, dichiara che è semplicemente un contributo volontario ricevuto per l'organizzazione della festa patronale.
LA CARRIERA POLITICA. Con un passato trasversale, che lo ha visto nelle fila della Dc prima di un veloce passaggio a Forza Italia per poi impegnarsi con il Pd, D'Amelio è stato per lungo tempo anche assessore ai lavori pubblici di Carlantino e vicesindaco dell’amministrazione guidata da Vito Guerrera, di cui ha preso il posto come sindaco a seguito della vittoria elettorale del 2010.

di Redazione 


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