Stampa questa pagina

Case d'appuntamento a Foggia, concessi i domiciliari a madre e figlio

Il Tribunale della libertà di Bari ha accolto parzialmente l'istanza di riesame contro la custodia cautelare in carcere per Maddalena Solomita e Francesco Paolo Giuva, due dei nove arrestati nell'ambito dell'operazione che ha portato alla luce un giro legato al favoreggiamento della prostituzione.


I MOTIVI. Ai due, madre e figlio, sono stati concessi gli arresti domiciliari in quanto senza rilevanti precedenti penali e impossibilitati a perserverare nel reato in quanto privati della disponibilità degli immobili utilizzati in via Scillitani e via di Motta della Regina, ora sequestrati, e a seguito dello smembramento dell'organizzazione criminale. Per la donna anche l'esigenza di assistenza del marito disabile.

IL LEGALE. Moderatamente soddisfatto l'avvocato difensore Michele Sodrio di questo che considera un “primo risultato, visto che almeno queste persone potranno lasciare il carcere. Nel successivo giudizio – continua il legale - sono certo che dimostreremo come nel caso dei miei assistiti, si trattava di un'attività che non costituisce reato, vale a dire il mero affitto di appartamenti, dove poi veniva esercitata liberamente la prostituzione”
Contenuto sponsorizzato

di Michele Gramazio


 COMMENTI
  •  reload