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Cerignola, la denuncia: "In sette contro due stranieri, uno preso a sassate e derubato"

L'allarme lanciato da LunaCometa: “Ancora razzismo”

Un altro episodio di violenza ha interessato gli ospiti del progetto SPRAR Cittàccoglienza gestito dall’APS LunaCometa di Foggia, per conto del Comune di Cerignola. È accaduto lo scorso 10 dicembre quando due beneficiari del progetto, entrambi di nazionalità pakistana, sono stati raggiunti e accerchiati da un gruppo di 7 persone, a quanto si apprende di età non superiore ai 16 anni. 
 
C'E' ANCORA IL SANGUE SULL'ASFALTO. Avendo inteso il pericolo, i due ospiti del progetto SPRAR, come fanno sapere dal centro di accoglienza, si sono dati alla fuga in due direzioni diverse. Purtroppo però, il più grande dei due è stato raggiunto fin sotto casa. Qui, pertanto, sarebbe avvenuto prima il pestaggio e poi la rapina: cento euro “che l’Associazione aveva dato al giovane per permettergli di comprare qualche capo di vestiario invernale e un giubbotto per fronteggiare le rigide temperature di questi giorni”. Il ragazzo ha riportato lividi, rottura del labbro ed ecchimosi alla testa che i medici, fortunatamente, hanno ritenuto non gravi. A testimonianza di quanto accaduto, sull’asfalto sotto l’abitazione del migrante sono rimaste ancora per molti giorni le macchie di sangue.
 
EPISODIO NON ISOLATO. “L’avvenimento non è isolato – fanno sapere da LunaCometa – è infatti la terza volta che gli ospiti del progetto sono vittime di atti di violenza, razzismo o rapina. Già in agosto l’altro ragazzo, che nell’ultima aggressione è riuscito a sfuggire al pestaggio, è stato malmenato da un gruppo di 25-30 persone le quali, dopo aver inseguito lui e altri due beneficiari di origine africana, lo hanno raggiunto introducendosi nell’appartamento preso in affitto dall’Associazione e lo hanno picchiato fino a fratturargli il coccige”. A scatenare la rissa, secondo le ricostruzioni fornite dalla vittima anche alle forze dell'ordine (intervenute nel caso), sarebbe stato il rifiuto da parte del migrante di porsi “al servizio” di alcuni cerignolani nello spaccio di stupefacenti. 
 
ALTRI EPISODI: COME MAI NESSUNO VEDE NULLA?. Anche a settembre, fanno sapere dall'ente, “un ragazzo afghano è stato derubato del cellulare mentre si trovava su una panchina all’esterno della villa”. E ancora: “a un altro beneficiario camerunense sono state rubate le scarpe e il cellulare che aveva poggiato su una panchina”. Di qui, l'interrogativo degli operatori i quali, pur rifiutando qualsiasi assimilazione agli ideali razzisti della città e dei cittadini, si domandano il perché di tutti questi atti criminali e violenti capitati in un arco di tempo così breve: da luglio a dicembre. “Non ci spieghiamo nemmeno – aggiungono da LunaCometa – come sia possibile che nessuno abbia visto niente in pieno centro in orario di punta, fatta eccezione per una donna che si è messa a disposizione dell’Associazione”.
Un altro episodio di violenza ha interessato gli ospiti del progetto SPRAR Cittàccoglienza gestito dall’APS LunaCometa di Foggia, per conto del Comune di Cerignola. È accaduto lo scorso 10 dicembre quando due beneficiari del progetto, entrambi di nazionalità pakistana, sono stati raggiunti e accerchiati da un gruppo di 7 persone, a quanto si apprende di età non superiore ai 16 anni. 
C'E' ANCORA IL SANGUE SULL'ASFALTO. Avendo inteso il pericolo, i due ospiti del progetto SPRAR - come denunciano dal centro di accoglienza - si sono dati alla fuga in due direzioni diverse. Purtroppo però, il più grande dei due è stato raggiunto fin sotto casa. Qui, pertanto, sarebbe avvenuto prima il pestaggio e poi la rapina: cento euro “che l’Associazione aveva dato al giovane per permettergli di comprare qualche capo di vestiario invernale e un giubbotto per fronteggiare le rigide temperature di questi giorni”. Il ragazzo ha riportato lividi, rottura del labbro ed ecchimosi alla testa che i medici, fortunatamente, hanno ritenuto non gravi. A testimonianza di quanto accaduto, sull’asfalto sotto l’abitazione del migrante sono rimaste ancora per molti giorni le macchie di sangue.
EPISODIO NON ISOLATO. L’avvenimento non è isolato – fanno sapere da LunaCometa –, è infatti la terza volta che gli ospiti del progetto sono vittime di atti di violenza, razzismo o rapina. Già in agosto l’altro ragazzo, che nell’ultima aggressione è riuscito a sfuggire al pestaggio, è stato malmenato da un gruppo di 25-30 persone le quali, dopo aver inseguito lui e altri due beneficiari di origine africana, lo hanno raggiunto introducendosi nell’appartamento preso in affitto dall’Associazione e lo hanno picchiato fino a fratturargli il coccige”. A scatenare la rissa, secondo le ricostruzioni fornite dalla vittima anche alle forze dell'ordine (intervenute nel caso), sarebbe stato il rifiuto da parte del migrante di porsi “al servizio” di alcuni cerignolani nello spaccio di stupefacenti. 
ALTRI EPISODI: COME MAI NESSUNO VEDE NULLA?. Anche a settembre, fanno sapere dall'ente, “un ragazzo afghano è stato derubato del cellulare mentre si trovava su una panchina all’esterno della villa”. E ancora: “a un altro beneficiario camerunense sono state rubate le scarpe e il cellulare che aveva poggiato su una panchina”. Di qui, l'interrogativo degli operatori i quali, pur rifiutando qualsiasi assimilazione agli ideali razzisti della città e dei cittadini, si domandano il perché di tutti questi atti criminali e violenti capitati in un arco di tempo così breve: da luglio a dicembre. “Non ci spieghiamo nemmeno – aggiungono da LunaCometa – come sia possibile che nessuno abbia visto niente in pieno centro in orario di punta, fatta eccezione per una donna che si è messa a disposizione dell’Associazione”.

di Redazione 


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