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Era sfuggito all'ALT rifugiandosi nel quartiere San Samuele: arrestato dai Carabinieri

Lo scorso 1 luglio il 28enne Antonio Rubbio, pluripregiudicato di Cerignola era stato notato alla guida di un ciclomotore dai Carabinieri di Cerignola, che gli avevano intimato l’alt. L’uomo, invece di fermarsi, aveva tentato di investire il militare che gli aveva fatto il segnale e si era dato alla fuga. Raggiunto sotto casa, ovvero nelle palazzine popolari del quartiere San Samuele, fortino del clan “Ditommaso”, noto anche come “Taddone”, di cui lo stesso è esponente apicale, aveva preso ad inveire contro i Carabinieri, ad offenderli e minacciarli, anche di morte, istigando le persone presenti ad ostacolarli, sottraendosi così all'arresto per resistenza.

IL PRIMO ARRESTO. I militari, infatti, per evitare che la situazione degenerasse, si erano al momento allontanati per poi, nei giorni successivi, tornare a una perquisirgli la casa. Anche in questa occasione il pregiudicato era andato in escandescenza, venendo quindi arrestato in flagranza per resistenza a pubblico ufficiale.

LA NUOVA ORDINANZA. Nella serata di giovedi scorso, con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale ed istigazione a delinquere per la gravità dei fatti appena richiamati è stata notificata a Rubbio un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, luogo dove tra l’altro l’uomo già si trovava perché arrestato alcuni giorno fa insieme al suocero dal Nucleo Investigativo di Foggia per rapina e un tentativo di estorsione, fatti aggravati dal metodo mafioso, ai danni di un imprenditore.

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di Redazione 


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