Cerignola, ancora una piantagione di marijuana: 3,5 tonnellate
Erano altre 3-4 metri, circa 1600 piante estirpate e sottoposte a sequestro
I Carabinieri della Stazione di Cerignola, all’esito di una serrata attività di indagine conseguente ad attività informativa di iniziativa, congiuntamente a personale del 6° Elinucleo Carabinieri di Bari, hanno tratto in arresto in flagranza di reato Michele e Riccardo Virgilio, e Savino Dalessandro. L’accusa è di coltivazione di sostanze stupefacenti del tipo marijuana in concorso con l’aggravante dell’ingente quantitativo.
L’INDAGINE AEREA, LA FUGA E L’ARRESTO. La zona di riferimento è quella compresa tra Cerignola e Loconia, a ridosso del fiume Ofanto. Una immensa coltivazione di marijuana occultata alla perfezione tra le campagne e la vegetazione spontanea, individuata dopo un’indagine da terra e per via aerea. Dopo aver colto i responsabili mentre erano alle prese con il raccolto, è arrivato l’intervento dei Carabinieri volto a bloccare i tre uomini che, colti in flagranza, provavano un disperato inseguimento scappando in tre direzioni diverse culminato, però, nel loro arresto a seguito del quale venivano associati presso la casa circondariale di Foggia a disposizione della competente Autorità Giudiziaria. Al momento, sono stati sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni.
TRE MILIONI DI DOSI MEDIE SINGOLE. La piantagione scoperta, pertanto, è risultata composta da quasi 1600 piante di cannabis indica di un’altezza media di 3-4 metri, per un peso complessivo di oltre 3,5 tonnellate. Le piante sono state tutte estirpate e sottoposte a sequestro. Le analisi del Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti dei Carabinieri di Foggia hanno permesso di stabilire che da quanto sottoposto a sequestro era possibile ricavare poco meno di 77 kg di principio attivo puro, nonché circa 3 milioni di dosi medie singole, sulla base delle tabelle ministeriali.
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