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Foggia, tra qualche mese chiude il 'Tolleranza zero': "Dopo 5 anni al banco, pronti per nuove esperienze. Se qualcuno vuole continuare..."

“Cari amici, senza perderci in lunghi preamboli vi diamo la notizia: prima dell'estate la nostra avventura con il Tolleranza Zero giungerà al termine”. Ad annunciarlo sono direttamente Davide e Marta, i due creatori e gestori della "caffetteria-libreria di cultura alternativa e GLBT (gay lesbo bisex trans)" al rione Martucci. “Non sarà immediato – scrivono -, ci saranno ancora tante serate da passare insieme (mi raccomando, non siamo ancora chiusi e cercheremo di onorarle al meglio - insieme a voi ovviamente - ma beh, ci sembrava onesto dirvelo”.

LA STORIA. A ripercorrere la storia sono proprio i due: “Quando abbiamo aperto – evidenziano - nel lontano 2012 volevamo fare la rivoluzione, provare a seminare in una città che spesso spaventa chi ha voglia di invertire la rotta, volevamo fare le cose in modo diverso, anche andando contro le logiche commerciali, ci piaceva l'idea di provarci proprio qui a Foggia e fino ad oggi non abbiamo mai smesso di crederci. Non vogliamo fare il solito polpettone con l'elenco di tutto quello che abbiamo realizzato – proseguono - ma insomma, noi ce l'abbiamo messa tutta e questa avventura ce la porteremo sempre nel cuore; nel nostro piccolo speriamo di aver lasciato il segno, di aver aperto la mente a tante persone, di avervi fatto divertire e ascoltare un po' di buona musica. Ci viene in mente l'immagine di Mary Poppins che dopo aver portato un po' di amore dove non ce n'era prende il volo per altri lidi, metafora melensa ed eccessivamente romantica ma concedetecela”.

L’ESPERIENZA. “Adesso – spiegano -, dopo 5 anni dietro al banco, ci sentiamo pronti per nuove esperienze, per nuovi percorsi, vogliamo cambiare direzione e reinventarci professionalmente e umanamente (e possibilmente ci farebbe piacere qualche ora di sonno in più) ma sarebbe bello se qualcuno volesse continuare quello che abbiamo iniziato, se avete idee/proposte venite e parliamone, magari nasce un Tolleranza Due con una nuova forza vitale. Non possiamo che concludere ringraziando tutti, chi ci è stato amico, chi ci è stato cliente, chi ha suonato, chi ha ascoltato, chi ha fotografato, chi ci ha fatto sentire meno soli”.

di Redazione 


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