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Bastava citofonare “Ciro”, chiedere di Nicola o Michele: uno era l’eroina, l’altro la cocaina

Operazione “Lungomare”, interviene l’Antimafia di Campobasso

Un arresto in flagranza di reato e ben ventidue misure cautelari emesse nella giornata di oggi dal GIP di Campobasso su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della città molisana, a carico di altrettante persone che dovranno rispondere del reato di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope. L’operazione, denominata “Lungomare”, coinvolge soprattutto pregiudicati della città di San Severo e, secondo gli inquirenti, si tratta del “sodalizio più organizzato e imponente che abbia mai operato nel territorio molisano”.

PREGIUDICATI SANSEVERESI E MOLISANI. L’attività di indagine, condotta dal Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale Carabinieri di Campobasso, ha permesso di evidenziare che dietro ad un’importante escalation di consumo di eroina e cocaina, oltre che di hashish, sul territorio vi fosse un pericoloso sodalizio criminale composto da pregiudicati sanseveresi e molisani, che avvalendosi del supporto di elementi della criminalità foggiana per il rifornimento della sostanza stupefacente, ha aggredito con sistematicità non solo la zona della fascia costiera molisana, ma anche l’intero territorio della provincia di Campobasso.

SEDE IN APPARTAMENTO ESTIVO. L’associazione criminale aveva la propria “sede” in un appartamento ubicato in un complesso di palazzine destinate più che altro alla residenza estiva, nella periferia a sud di Campomarino Lido. Sin dal novembre del 2016 in questa località gli assuntori di eroina, cocaina e hashish, potevano rifornirsi da diversi soggetti di San Severo, “addetti alle vendite” che si alternano nell’attività di spaccio avvalendosi anche di minorenni appartenenti alle loro famiglie.

CITOFONARE “CIRO”. Gli spacciatori, oltre a utenze telefoniche dedicate esclusivamente all’attività di compravendita, avevano indicato sul campanello del citofono dell’abitazione il nome di “CIRO”, affinché nessuno potesse confondersi al momento della richiesta di droga. Inoltre, l’organizzazione per le comunicazioni telefoniche utilizzava nomi di persona quali “Michele” e “Nicola” per identificare il tipo di sostanza stupefacente disponibile o richiesta, facendo riferimento rispettivamente alla cocaina e all’eroina.

DAL 2017 L’ESCALATION. L’organizzazione ha preso maggiormente piede nel comune molisano soprattutto a partire dal 2017, quando nuove basi di spaccio si sono insediate sulla fascia costiera molisana sotto l’egida della criminalità di San Severo. Gli acquirenti – fanno sapere i Carabinieri – sono tutti molisani, per la maggior parte residenti sulla costa. Via via che l’organizzazione ha trovato una sempre maggiore stabilità è avvenuto anche il trasferimento definitivo di tutte le attività di spaccio in territorio molisano, fino all’istituzione di ulteriori punti vendita nell’hinterland campobassano, destinati a soddisfare più agevolmente la richiesta di stupefacente proveniente dal capoluogo.

I NUMERI DELL’INDAGINE. Nel corso dell’indagine “Lungomare”, condotta con l’ausilio di attività tecniche, osservazioni, pedinamenti e perquisizioni, e l’apporto fornito da numerosi testimoni (diverse decine), si sono raccolti a carico degli indagati gravi indizi di colpevolezza in ordine alle attività di spaccio, commercio e detenzione di sostanza stupefacente del tipo eroina, cocaina, e hashish, destinata alla commercializzazione nel territorio della provincia di Campobasso. I numeri, in tal senso, parlano di 16 arresti e 7 denunce in stato di libertà, per un totale di circa 1.400 condotte di cessione, con 20 recuperi di sostanza stupefacente, per un totale di circa gr. 100 di hashish, gr. 330 di cocaina e gr. 400 di eroina.

200 MILITARI. All’operazione effettuata nella mattinata odierna hanno preso parte circa 200 militari dell’Arma dei Carabinieri dei Comandi Provinciali di Campobasso, Foggia e Avellino impegnati in 51 perquisizioni locali e personali e supportati dallo Squadrone Eliportato Carabinieri “Cacciatori Puglia”, dai Carabinieri Forestali di Termoli, dalla Compagnia di Intervento Operativo di Bari e da 11 unità cinofile della Legione Carabinieri Abruzzo e Molise, Puglia, Campania e Basilicata collaborati anche da 2 unità cinofile della Guardia di Finanza di Campobasso. Sequestrati 150 grammi di hashish, 50 grammi di marijuana, 6 grammi di cocaina, 5 grammi di eroina, sostanza da taglio, materiale di confezionamento, bilancini di precisione nonché 1.600 euro in contanti.

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di Redazione 


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