Alluvione in Costa Azzurra, la vittima italiana è di San Marco in Lamis: Giovanni Sabatino, ristoratore, era emigrato in Francia da piccolo
Un'amica: "Gli avevo detto di non scendere giù nel box, ma ci è andato lo stesso"
Era originario di San Marco in Lamis l'italiano tra le 21 vittime accertate finora in Costa Azzurra, dove un'alluvione di enormi proporzioni ha ridotto, tra sabato e domenica, la regione francese a un ammasso di acqua e detriti, provocando un danno che parla di oltre 500milioni di euro e più di 5mila sfollati e lasciando senza corrente 7200 abitazioni.
TROVATO IL CORPO NEL GARAGE DI CASA. Il corpo di Giovanni Sabatino, il 57enne sammarchese emigrato in Francia nel '71, a 13 anni, con la famiglia, è stato ritrovato nel garage del suo condominio, a Mandelieu-la-Napoule, dove risiedeva da qualche anno insieme alla compagna transalpina, avendo aperto un locale sul lungo mare di Antibes.
EMIGRATO IN FRANCIA A 13 ANNI. Figlio di braccianti emigrati prima al nord e poi oltre confine, Sabatino aveva 3 figlie e ha sempre lavorato nel campo della ristorazione. Prima del locale in Costa Azzurra, Sabatino aveva aperto a Melun (cittadina sulla Senna a 30 chilometri da Parigi, dove aveva trascorso la maggior parte della sua vita) "Lo Spagho", un ristorante a spiccata caratterizzazione delle sue origini.
"GLI AVEVO DETTO DI NON ANDARE". Come altre vittime ritrovate in parcheggi sottarranei, anche Sabatino, molto probabilmente, era sceso in garage per controllare le condizioni della sua auto durante l'alluvione. Questa la testimonianza di un'amica della coppia su quei tragici istanti: "Avevo detto loro di non andare, ma mi hanno risposto che ce l'avrebbero fatta, sarebbero bastati 5 minuti". Mentre una delle tre figlie dell'uomo, Carla Sabatino, ricorda il padre così: "Era molto generoso e amava noi figlie più di ogni altra cosa al mondo".
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