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Cultura e solidarietà: Enarchè porta in scena due atti unici per 'Le ragioni del cuore'

Lo spettacolo sul palco del teatro del Fuoco

La Compagnia teatrale Enarché continua a tessere il filo della solidarietà. L'associazione culturale presieduta da Carlo Bonfitto giunta quest'anno alla sua 14a stagione sul palcoscenico,  propone al pubblico uno spettacolo il cui incasso verrà devoluto in parte in beneficenza: i due atti unici in programma martedì 30 dicembre al Teatro del Fuoco di Foggia (in vico Cutino) - Che s'adda fa' pé cambà e Filumena e Dummì - saranno l'occasione per sostenere l'associazione Le ragioni del cuore.
L'ASSOCIAZIONE. Le ragioni del cuore onlus, alla quale verrà riservato una parte del ricavato della vendita dei biglietti degli spettacoli del 30 dicembre è un'associazione foggiana costituita da genitori di figli disabili e volontari con varie professionalità; essa si prefigge di "dar voce a chi non ha voce", svolge attività di supporto alle famiglie che si trovano ad affrontare i tanti problemi e le numerose difficoltà quotidiane legati alla disabilità.
AMORE E DEBITI. Il primo dei due atti unici - Che s'adda fa' pé cambà, per la regia di Maria Staffieri - vedrà gli interpreti (Giovanni Mancini e Amalia Ponziano, Manila De Mari e Antonio Cappiello, Mimmo Mazza e Amedeo De Paolis) al centro di una vicenda che vede due coppie (coabitanti) in difficoltà economiche e assillate dai debiti. L'espediente trovato per raggranellare un po' di denaro è che la giovane moglie (la De Mari) faccia mostra di concedersi agli uomini in cambio di denaro; salvo poi - al dunque - dire ai clienti (dopo aver incassato i soldi per la prestazione) che dovranno giacere nel letto accanto al marito (finto) morto, ovvero Cappiello. Va da sé che i clienti sono atterritti da una simile prospettiva e se la filano. Le cose vanno bene per le due coppie (l'altra è quella composta da Giovanni Mancini e Amalia Ponziano) fino a che uno dei clienti (Amedeo De Paolis) non pretende quanto pattuito, infischiandosene del (cosiddetto) marito defunto...
FILUMENA... Il secondo atto unico della serata del 30 dicembre al teatro del Fuoco è lo spettacolo Filumena e Dummì: Amedeo De Paolis e Anna Rita Del Piano riproporranno al pubblico una riscrittura della intramontabile commedia di Eduardo De FIlippo Filumena Marturano: una storia contrastata, nella quale le differenze socioeconomiche fra i due protagonisti sono sempre presenti. De Paolis, che dello spettacolo è regista, ha scelto di incentrare tutto lo show sulle due figure-cardine della commedia eduardiana. Ne viene fuori un Domenico (Dummì) Suriano diverso dalla versione classica, meno arrogante; De Paolis ha voluto smussare le asprezze del carattere di Suriano, rendendolo meno carico di pregiudizi, più "umano" quasi, meno distante. La battaglia fra Filumena e Dummì resta il tema portante della messinscena, ma De Paolis ha preferito scavare nella psicologia dei personaggi. Se Suriano si rende più "umano", meno antipatico, la Filumena di Anna Rita Del Piano (attrice pugliese che si divide tra teatro, cinema e tv) è un personaggio a metà strada tra la versione classica di De Filippo e quella che la Loren portò sul grande schermo in Matrimonio all'italiana di Vittorio De Sica.

Info: Compagnia Enarché - Teatro Regio di Capitanata: 338/8466762, prenotazioni: 347/8381608

 

di Redazione 


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