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Da abusivi a regolari con i soldi del Comune

A Manfredonia, 6mila euro per la formazione e la regolarizzazione di commercianti ambulanti

La sintesi migliore è quella del Comune: “Se Maometto non va alla montagna, è la montagna ad andare da Maometto”. È la metafora ideale per spiegare il nuovo provvedimento dell’amministrazione comunale di Manfredonia per regolarizzare il fin troppo diffuso fenomeno dell’abusivismo dei venditori ambulanti di merce varia, in particolare pesce e prodotti ortofrutticoli.
MAGGIORE IGIENE. Dopo averci provato comminando multe, il Comune ha usato la strategia inversa: pagare gli abusivi per spingerli a regolarizzare la propria posizione. Saranno investiti infatti 6mila euro da utilizzare sotto forma di contributo da elargire a quei commercianti ambulanti abusivi per frequentare i corsi di formazione utili ad acquisire i titoli richiesti e legittimare la propria posizione di commerciante ambulante. L’intervento della Pubblica Amministrazione è per incentivare gli ambulanti abusivi a mettersi in regola, in modo da svolgere l’attività di commercio per strada legalmente, con la necessaria serenità e con i criteri fondamentali di osservanza delle norme igienico sanitarie.
REPRESSIONE SENZA ESITO. Finora si è cercato di reprimere il fenomeno attraverso un continuo, capillare, severo controllo degli ambulanti condotto essenzialmente dai vigili urbani. Ma i risultati - ammette l'amministrazione comunale - non sono stati affatto rispondenti alle attese. Le multe comminate hanno finito per aggravare la posizione di sopravvivenza dei colpiti che hanno collezionato sanzioni finite nel vuoto perché nullatenenti.
MUTUO SOCCORSO POPOLARE. Tra i fini perseguiti – spiegano dal Comune – c’è anche quello di regolamentare la diffusione del fenomeno che, se da un lato è alimentato da persone che ricorrono a quell’attività esercitata con niente (basta una cassetta di pesce o di frutta) per sbarcare il lunario quotidiano in quel modo del tutto improvvisato, dall’altro è la stessa popolazione a usare quel servizio portato fin sotto casa per comodità personale e con la speranza di realizzare un risparmio sugli acquisti. Un esempio di mutuo soccorso popolare.
A CHI E' RIVOLTO. Per usufruire del contributo disposto con delibera della giunta comunale, gli ambulanti interessati sono tenuti a presentare al Comune una istanza nella quale dovranno sottoscrivere i tre impegni richiesti: rendiconto dettagliato delle spese sostenute (per la formazione) con relativa fatturazione, l’utilizzazione del contributo esclusivamente per gli scopi per i quali sarà eventualmente concesso, la dichiarazione ISEE non superiore a 6 mila euro.

di Redazione 


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