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De Pellegrino resta a Palazzo di Città, respinto il ricorso contro il suo incarico consiliare

"Con questa sentenza, Pontone battuto per tre volte"

Nel luglio scorso il dirigente del consiglio comunale di Foggia, Angelo Masciello, era stato chiamato a esprimersi sulla posizione di Alfonso De Pellegrino, ritenendola infine, a suo giudizio, idonea a occupare lo scranno dell'aula consiliare. Ora anche il Tribunale Civile ha dichiarato regolare il seggio a Palazzo di Città del consigliere comunale del Pd poiché "non ricorre il presupposto della vigilanza da parte dell’amministrazione comunale sulla municipalizzata Amgas Blu" (in cui De Pellegrino ha rivestito ruoli dirigenziali): con questa motivazione, contemplata, per il caso di specie, dall'art.63 d.l.267/2000, è stato respinto il ricorso che contestava a De Pellegrino una presunta inconferibilità e/o incompatibilità dell’incarico elettivo che ricopre in consiglio comunale.

IL RICORSO E LO SCONTRO TRA LE SEGRETERIE DEL PD. Un incarico contestatogli in giudizio da Vincenzo Paoletti, tesserato del Pd locale, su impulso dell’ex-consigliere Italo Pontone, sempre del Pd. Proprio Pontone risultò il primo dei non eletti in lista, staccato con uno scarto di soli 27 voti da De Pellegrino, durante le ultime amministrative. Se il ricorso avesse avuto successo, dunque, Pontone avrebbe strappato lo scranno consiliare a De Pellegrino, riacquistandolo in continuità con il vecchio mandato. Uno scontro che porta in nuce, oltre alle ambizioni personali, anche la profonda spaccatura nel Pd locale, tra la segreteria provinciale e quella cittadina (e dunque tra le correnti Piemontese-De Pellegrino e Rauseo-Pontone).

LA VITTORIA DI DE PELLEGRINO: "PONTONE SCONFITTO TRE VOLTE". Ma così non è stato perché il Tribunale Civile ha dato ragione alla difesa di De Pellegrino che ha sempre evidenziato come nessuno dei casi disciplinati dalla norma abbia attinenza con la sua situazione e come, per altri versi, la contestazione di incompatibilità non si agganci ad alcuna previsione normativa. Secondo De Pellegrino, dunque, alla luce della sentenza di oggi, “il promotore di questo ricorso, ovvero Pontone, esce sconfitto per 3-0: prima dagli elettori, poi dal consiglio comunale, ed ora dal Tribunale Civile”.

di Redazione 


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