NEWS
Stampa questa pagina
Dino La Cecilia, non solo risate: "Con gli spettacoli di nuova drammaturgia mi esprimo al mio massimo come attore"
Al Teatro Giordano va in scena "Frammenti dentro" L'INTERVISTA
Dino La Cecilia, non solo risate: "Con gli spettacoli di nuova drammaturgia mi esprimo al mio massimo come attore"
Al Teatro Giordano va in scena "Frammenti dentro" L'INTERVISTA
Lunedì 25 marzo al Teatro Giordano Dino La Cecilia porta in scena “Frammenti dentro”, uno spettacolo da lui scritto, diretto e interpretato. Abbiamo avuto la possibilità di rivolgergli alcune domande.
Che spettacolo è “Frammenti dentro” e di cosa parla?
E' uno spettacolo di nuova drammaturgia, il tema è quello della crisi della famiglia contemporanea. Una storia come tante, quella di Guglielmo, che è alle prese con i fantasmi e i traumi del suo passato. E' uno spettacolo che tocca temi molto duri e lo fa in modo altrettanto duro, la mia cifra stilistica è infatti quella di non affondare mai piano piano il coltello ma andarci fino in fondo.
Nello spettacolo ci sono due citazioni di Edoardo De Filippo. Anche nel parlare di rapporti familiari aveva anticipato i tempi?
Eduardo parlava spesso di questi temi già moltissimi anni fa, sia della famiglia che del rapporto tra genitori e figli che delle responsabilità della società, come se nella società poi purtroppo nulla sia mutato in certe problematice. L'altra vicinanza con Eduardo è data dalla contemporaneità del linguaggio utilizzato, il mio personaggio parla anche il dialetto, il linguaggio contemporaneo.
Sarai solo sul palco? Nel trailer abbiamo sentito delle musiche, inoltre si sentono delle voci fuori campo.
Si, sul palco sarà solo. Ci sono delle improvvisazioni al pianoforte del maestro Guida Paolo Longo che mi accompagnerà per tutto lo spettacolo, poi ci sono delle voci che rappresentano i ricordi, i frame, che vivono nella testa di Guglielmo. La tipologia di messa in scena è quasi di taglio cinematografico in cui si passa dai ricordi al presente.
Siamo abituati a vederti sul palco con spettacoli comici, come ti ritrovi in un monologo “serio”?
Che spettacolo è “Frammenti dentro” e di cosa parla?
E' uno spettacolo di nuova drammaturgia, il tema è quello della crisi della famiglia contemporanea. Una storia come tante, quella di Guglielmo, che è alle prese con i fantasmi e i traumi del suo passato. E' uno spettacolo che tocca temi molto duri e lo fa in modo altrettanto duro, la mia cifra stilistica è infatti quella di non affondare mai piano piano il coltello ma andarci fino in fondo.
Nello spettacolo ci sono due citazioni di Edoardo De Filippo. Anche nel parlare di rapporti familiari aveva anticipato i tempi?
Eduardo parlava spesso di questi temi già moltissimi anni fa, sia della famiglia che del rapporto tra genitori e figli che delle responsabilità della società, come se nella società poi purtroppo nulla sia mutato in certe problematice. L'altra vicinanza con Eduardo è data dalla contemporaneità del linguaggio utilizzato, il mio personaggio parla anche il dialetto, il linguaggio contemporaneo.
Sarai solo sul palco? Nel trailer abbiamo sentito delle musiche, inoltre si sentono delle voci fuori campo.
Si, sul palco sarà solo. Ci sono delle improvvisazioni al pianoforte del maestro Guida Paolo Longo che mi accompagnerà per tutto lo spettacolo, poi ci sono delle voci che rappresentano i ricordi, i frame, che vivono nella testa di Guglielmo. La tipologia di messa in scena è quasi di taglio cinematografico in cui si passa dai ricordi al presente.
Siamo abituati a vederti sul palco con spettacoli comici, come ti ritrovi in un monologo “serio”?
Ormai da cinque anni mi piace alternare spettacoli in cui faccio ridere o divertire con altri di tipo diverso, come Padre Pio, Lupo d'Assisi o Burlesque '43. Questi spettacoli di nuova drammaturgia mi danno la possibilità di esprimermi al mio massimo come attore. (info biglietti 0881-723454)
Contenuto sponsorizzato
di Sandro Simone
COMMENTI
Regolamento