Doping e palestre: indagini dopo la morte del bodybuilder foggiano, un arresto e sei denunce
Il titolare di una palestra di Sibari (Cosenza) è stato arrestato in flagranza di reato dalla Guardia di Finanza e da agenti della Squadra mobile della Questura di Foggia con l'accusa di commercio illegale di sostanze dopanti, mentre altri sei atleti sono stati denunciati per detenzione illegale per uso non terapeutico delle stesse sostanze. E' il bilancio dei controlli compiuti nell'ambito delle indagini sulla morte del body builder foggiano Gianni Racano avvenuta il 17 aprile scorso.
 LE PERQUISIZIONI. L'indagine, coordinata dalla Procura di Foggia ha portato a 13 perquisizioni presso abitazioni e palestre frequentate da body builder. Durante gli accertamenti sono state sequestrate numerose confezioni di sostanze dopanti. L'arrestato è Vincenzo Dattoli, di 43 anni, titolare di una palestra a Sibari: tre dei sei atleti denunciati dovranno rispondere di assunzione illecita di sostanze dopanti, gli altri tre di commercio abusivo delle stesse sostanze vietate. Le 13 perquisizioni sono state compiute in palestre e abitazioni private di Sibari, Foggia, Manfredonia, Cerignola e Castrovillari.
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