Stampa questa pagina

VERSO LE ELEZIONI/La Lega replica a Landella: "Scontato che abbia paura delle primarie. Dignità politica? A lui è mancata"

Il ‘day after’ si apre con una replica piccata. All’indomani del lancio della candidatura a sindaco di Franco Landella, durante l’assemblea provinciale di Forza Italia, come prevedibile arriva la risposta della Lega. A firmarla è il capogruppo in Consiglio comunale, Antonio Vigiano. (LEGGI: Forza Italia blinda Landella: "E' il nostro candidato sindaco e non è mai stato in discussione" )

“AUTORITARIO E NON AUTOREVOLE”. La prima accusa al primo cittadino è riferita allo spirito autoritario - “E' proprio vero che chi non riesce ad essere autorevole finisce sempre per provare ad essere autoritario” - con cui è stata lanciata la sua ricandidatura. Poi, si passa alla “dignità politica, quella che – lamenta Vigiano - gli è mancata nel corso della sua sindacatura oramai giunta al termine, incurante che eguale ‘dignità politica’ dovrebbe essere riconosciuta alle altre forze politiche della coalizione di centro-destra, che con spirito di sacrificio si stanno adoperando per tenere unita la coalizione, convinte che solo l'unione può consentire al centro-destra di continuare a governare la città di Foggia”. Riprende ancora la parole del sindaco e “la solita solfa della ‘sua storia personale’. Ecco appunto, personale, perché le personalizzazioni potrebbero essere molteplici, molte delle quali a scapito del primo cittadino”, commenta Vigiano. 

IL RICHIAMO ALL’AGOSTINACCHIO BIS. Il capogruppo della Lega fa poi un riferimento al passato. “Bei tempi quelli in cui tutto il centro-destra plaudiva alla ricandidatura autorevole del sindaco Agostinacchio, che purtroppo cedono il passo a una pagina politica da dimenticare, quella in cui un singolo partito della coalizione si arroga il diritto di spingere in maniera autoritaria la ricandidatura del suo reuccio Landella, che per mesi, con la sua flebile voce, ha sempre impartito lezioni di alta politica nostrana, sostenendo che nessun partito della coalizione avrebbe dovuto fare fughe in avanti e che il futuro della coalizione doveva essere scevro da personalismi. Ma come al solito in politica – ribadisce Vigiano - i buoni propositi rimangono tali, mentre fughe in avanti e personalismi restano il verbo, quello che ha portato la gente a disinnamorarsi della politica”. 

LE PRIMARIE. “Che Landella sia adirato dall'idea delle primarie è scontato – sostiene Vigiano -, in quanto non è facile per un sindaco uscente sentirsi messo in discussione, che egli abbia altresì paura delle primarie o di qualsivoglia confronto democratico all'interno della coalizione di centro-destra per la scelta del futuro candidato sindaco della città di Foggia è altresì scontato, vista la attuale composizione della sua maggioranza consiliare a Palazzo di Città. Per quanto concerne la Lega – conclude Vigiano -, le parole di Landella non sposteranno di una virgola la sua azione politica in ambito locale, le primarie restano sempre uno strumento democratico con cui poter ambire ad avere il miglior candidato sindaco tenendo unita l'intera coalizione di centro-destra, e se le primarie o un sereno confronto democratico tra i partiti dovessero naufragare per colpa di qualcuno, questo qualcuno, mutuando le parole sempre profuse dal sindaco Landella in questi mesi, si dovrà assumere la relativa responsabilità politica di un eventuale insuccesso elettorale, da aggiungere alla sua storia personale".

Contenuto sponsorizzato

di Redazione 


 COMMENTI
  •  reload