Non condivide lo sponsor Energas, il Comune rescinde il contratto dello stadio con il Manfredonia calcio
La giunta comunale di Manfredonia, condividendo l’invito unanime della Conferenza dei capigruppo del 10 giugno scorso, ha deliberato di recedere dal contratto di gestione dello stadio Miramare, che era affidata all’Associazione Sportiva Dilettantistica Manfredonia Calcio 1932, oggi trasformatasi in Società a Responsabilità Limitata Manfredonia Calcio 1932.
IL DEPOSITO GPL. La giunta – spiega il sindaco, Angelo Riccardi - non condivide il sostegno economico offerto dalla società Energas SpA alla squadra di calcio locale. Una società, la prima, impegnata nella realizzazione, nel nostro territorio, di un deposito di GPL. Un investimento rispetto al quale il Consiglio comunale, quasi unanimemente, ha espresso la propria ferma e convinta contrarietà.
IL CAPITALE. “E’ noto che pressoché tutte le associazioni e le forze politiche locali hanno dichiarato il proprio dissenso rispetto alla realizzazione di questo impianto di GPL. Risulta, quindi, ancora più grave – le osservazioni della Giunta comunale – che, come si apprende dalle dichiarazioni rilasciate dal presidente Antonio Sdanga, sia stato ceduto, o è in fase di cessione, il 30% del capitale sociale del Manfredonia Calcio alla società partenopea”.
GLI IMPIANTI. L’Amministrazione comunale – concludono da Palazzo di Città -, in ogni caso, “continuerà a garantire l’utilizzo del campo sportivo Miramare e non farà venir meno le condizioni perché, così come da regolamento d’uso degli impianti sportivi, proseguano le attività che tutte le società calcistiche ivi svolgono”.
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