Eolico selvaggio, ultima udienza per il processo nato dalle proteste della Lipu
Si celebrerà nel Tribunale di Foggia il prossimo 21 aprile l'ultima udienza del procedimento penale sulla realizzazione di varie centrali eoliche industriali in agro di Rocchetta Sant’Antonio e Biccari.
IL PROCEDIMENTO. “Sono aree di primaria importanza per rapaci a rischio come il Nibbio reale, tra cui una Iba (Important Birds Area, equiparate alle Zps dalla giurisprudenza comunitaria)”, spiegano dalla Lipu Puglia. E proprio vari esposti dell’associazione hanno portato all’apertura del procedimento in cui ad Amministratori pubblici e rappresentanti della holding Fortore Energia, “si contestano i reati di abuso d'ufficio per i primi e di abuso edilizio per i secondi – spiegano dalla Lipu -, per aver realizzato impianti eolici violando le normative di settore.
LA “SPINTA”. Oltre alla Lipu, sono costituiti parte civile anche la Regione Puglia, il Gse (Gestore dei Servizi Elettrici), deputato alla erogazione degli incentivi e quindi a tutela degli interessi economici dello Stato, il dottor Tilli, cittadino di Biccari, in luogo dell'Amministrazione Comunale, non costituitasi analogamente a quella di Rocchetta S. Antonio. “La ‘spinta’ a realizzare detti impianti – evidenziano dalla Lipu - ammonta ad oltre 250 mln di euro complessivi, pur stimati solo per i primi 15 anni di produzione incentivata. Intuibile, dunque, perché in tutti questi anni si siano calpestate le politiche di tutela e di pianificazione fino ad abortire sul nascere, proprio in queste zone, quello che doveva diventare il Parco Regionale dei Monti Dauni: trasformato in un immenso cimitero con centinaia di pale, con lucrosi affari a danno dei contribuenti e buona pace delle aspettative di riscatto delle aree interne”.
Una delegazione della Lipu – assicurano dal coordinamento regionale - sarà presente in udienza in ossequio al motto "I Care, mi sta a cuore", in antitesi con la storica indifferenza della politica.
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