"Paga o facciamo del male a te e alla tua famiglia": minacce a commerciante, ma lui denuncia e fa arrestare due aguzzini
Personale della Squadra Mobile di Foggia – Sezione Criminalità Organizzata – ha dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Foggia, nei confronti del 22enne Saverio Bruno e di Antonio Valerio, di dieci anni più grande.
L’ESTORSIONE. I due, secondo la ricostruzione degli inquirenti, si sono resi responsabili di una tentata estorsione ai danni di un commerciante foggiano al quale, mediante gravi minacce, avevano chiesto 5mila euro da consegnare subito, nonché una somma pari a 500 euro al mese, chiarendogli che, se non avesse adempiuto alla richiesta estorsiva, avrebbero fatto del male a lui e alla sua famiglia. Fondamentale è stata la collaborazione della vittima, che ha denunciato l’accaduto alla Squadra Mobile di Foggia, consentendo in tal modo di sviluppare le conseguenti indagini e di raccogliere sufficienti elementi di prova, posti a fondamento della richiesta con cui la Procura della Repubblica di Foggia (Sostituto Procuratore Rosa Pensa ha ottenuto dal G.I.P. la misura cautelare in carcere nei confronti dei due.
IL CLAN. Bruno e Valerio sono ritenuti soggetti contigui alla batteria Moretti – Pellegrino – Lanza, i cui vertici sono stati colpiti dalla misura di custodia cautelare a seguito dell’operazione antimafia “La Decima azione” del 30 novembre, che ha assestato un durissimo colpo alla criminalità organizzata foggiana azzerando di fatto le due compagini mafiose egemoni sul territorio. In particolare, Saverio Bruno è il nipote di Gianfranco Bruno, esponente di spicco del citato clan.
LE MINACCE. L’attività d’indagine, svolta dalla Squadra Mobile di Foggia e coordinata da quest’Ufficio, ha messo in evidenza la pericolosità dei due che, nel rivolgersi al commerciante, non hanno utilizzato mezzi termini facendo chiaro riferimento ad una richiesta che proveniva per conto della criminalità organizzata “… Se non mi dai i soldi ti facciamo del male a te e alla tua famiglia … ancora ti pensi che siamo solo noi …” . Entrambi, inoltre, erano stati arrestati dagli agenti della Squadra Mobile per un’estorsione ai danni di un altro commerciante, la cui attività si trova sempre nella medesima zona e a cui avevano rivolto medesima richiesta estorsiva.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.